Il talento mondiale di Pinchas Zukerman al Teatro Lauro Rossi di Macerata

Il talento mondiale di Pinchas Zukerman al Teatro Lauro Rossi di Macerata
MACERATA - ​Il talento mondiale del violino Pinchas Zukerman si esibisce al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Con lui, Amanda...

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MACERATA - ​Il talento mondiale del violino Pinchas Zukerman si esibisce al Teatro Lauro Rossi di Macerata.


Con lui, Amanda Forsyth al violoncello e Angela Cheng al pianoforte a formare un formidabile trio per i Concerti di Appassionata. Il concerto di martedì 15 dicembre, alle 21, segna un momento particolarmente alto per il panorama musicale, un'occasione per apprezzare un musicista noto in tutto il mondo per le sue capacità virtuosistiche.

Nominato ai Grammy Awards per 21 volte, Zukerman ne ha vinti due. Il suo repertorio è costituito da 100 opere e ha all'attivo una discografia con oltre 50 registrazioni.
Nato in Israele nel 1948, Pinchas Zukerman è un talento precoce scoperto all'età di 8 anni, mentre si esibisce al Conservatorio di Tel Aviv, da un altro grandissimo dello strumento a corde, lo statunitense di origini ucraine Isaac Stern, e dal celebre violoncellista Pablo Casals. Trasferitosi in America per studiare alla Juilliard con Ivan Galamian, a soli 18 anni vince la prestigiosa Leventritt Competition. Si tratta del primo capitolo di una serie interminabile di successi che arriva fino ai giorni nostri.

Il programma del concerto di martedì prevede il Trio in si bemolle maggiore WoO 39 di Beethoven, composto nel 1812, e la Suite populaire espagnole di Manuel De Falla, scritta nel periodo in cui il compositore spagnolo visse a Parigi e poté assimilare la nuova temperie musicale dell'epoca. Segue La Sonata in La maggiore per violino e pianoforte di César Franck, un lavoro maturo del compositore belga: composta nel 1886, è una tra le sonate più belle e conosciute del repertorio violinistico. Il concerto si chiude con il Trio n. 1 in Re minore, op. 49 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, un'opera particolarmente felice del compositore tedesco, forse il più brillante del suo periodo storico.

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Corriere Adriatico