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CASTELFIDARDO - A 21 anni è il miglior fisarmonicista dell’anno: Julien Bautemps ha vinto l’edizione 2021 del Premio Internazionale della Fisarmonica (Pif) di Castelfidardo. La finale della categoria Premio s’è svolta ieri all’interno del cinema Astra di Castelfidardo, e Bautemps è stato giudicato, insieme agli altri finalisti, dalla giuria presieduta dal Maestro Corrado Rojac e composta da nove esperti e musicisti. La lunga settimana musicale di Castelfidardo si avvia a chiusura oggi, con il concerto di Stefano Bollani.
Il podio
Il ventunenne francese suona la fisarmonica da quando aveva cinque anni e ha iniziato gli studi nella città di Eybens. Attualmente è Max Bonnay il suo Maestro, con il quale Bautemps si sta perfezionando a Parigi.
A Castelfidardo si sta vivendo un’atmosfera magica, costruita dagli esecutori che in questi giorni hanno abbracciato e suonato la fisarmonica. «Il concorso mira a coltivare la musica classica dei nostri giorni – le parole del presidente di giuria Rojac – hanno incantato con esecuzioni davvero importanti sotto il profilo tecnico e mentale. Si pensi che hanno provato solo tre giorni con l’orchestra di archi». Magica l’atmosfera del concorso, magica anche quella degli ospiti che hanno animato le serate dallo scorso 28 settembre, e che ancora per la serata finale di oggi, sabato 2 ottobre, continueranno ad emozionare il pubblico. Sul palco del Parco delle Rimembranze ci saranno ben due concerti. Nell’attesa proprio di Bollani, alle 21,30 la serata si aprirà con Antonello Salis e Simone Zanchini che tornano ad intrecciare insieme i suoni delle loro fisarmoniche, dopo ben dieci anni dall’ultima volta. L’atteso concerto di Stefano Bollani si svolgerà a seguire, con il grande pianista che sarà accompagnato dal fisarmonicista Salis. Non chiedete loro il programma, e non fatelo con nessuno: non lo troverete. Nel concerto di Bollani e Salis, infatti, non ci sarà né un programma né una scaletta, ma tutte le esecuzioni saranno di pura improvvisazione. A sorpresa il pubblico potrà ascoltare tanto Bach quanto i Beatles, tanto i ritmi brasiliani quanto i suoni classici di Stravinskij: la fisarmonica, strumento molto versatile, permette di adattarsi a qualunque brano e di coordinarsi con diversi stili e strumenti musicali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico