Videobox, danza mai vista al festival promosso da Hangartfest al cinema Astra di Pesaro

Videobox, danza mai vista al festival promosso da Hangartfest al cinema Astra di Pesaro
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PESARO - La videodanza ha ormai sviluppato un linguaggio che ne determina prospettive e interpretazioni diverse dallo spettacolo dal vivo, anche se quest’ultimo ne è spesso coinvolto. Hangartfest ne propone dunque un festival dedicato: “Videobox, la danza come non l’avete mai vista”, in programma dal 12 al 15 ottobre, a partire dalle ore 16,30, al cinema Astra di Pesaro. Film di danza, incontri, visioni a 360°, esperienze immersive in XR e una tavola rotonda. «Un contenitore multidisciplinare», ha commentato Antonio Cioffi, direttore artistico di Hangartfest «ricco di proposte anche di giovani artisti pesaresi, che propone una danza in realtà aumentata, con esperimenti di alta tecnologia».  


Gli studenti coinvolti


Realizzato in collaborazione con Zed Festival e Coorpi e con la partecipazione degli studenti dell’Isia Urbino, del Liceo artistico Mengaroni e del Liceo coreutico Marconi di Pesaro, il festival ha come obiettivo la promozione e la diffusione della videodanza, con particolare attenzione rivolta alle nuove tecnologie e alle esperienze immersive della realtà virtuale. Domani, 12 ottobre, alle ore 18,30 Videobox dedica un appuntamento ai giovani creativi del territorio. Paolo Paggi incontra i registi emergenti Elia Mazzini e Viola Bartolini e l’Associazione Ge.Ge. che si occupa di videoarte e installazioni tecnologiche. A seguire, alle 21, per la sezione Sguardi d’autore, sarà proiettata una selezione dalle precedenti edizioni di Interfaccia Digitale a cura dei due giovani registi.


La tavola rotonda


Venerdì alle 18,30 si terrà la tavola rotonda “Transizione digitale e performing art” che vede l’intervento di esperti di nuove tecnologie digitali e XR, preceduta, alle 17, dai film di Marco Becherini e Vito Alfarano che testimoniano rispettivamente il lavoro con malati oncologici e con i detenuti nelle Case circondariali di Rovigo e Brindisi. Alle 21, selezione di cortometraggi creati e realizzati in Africa nel contesto di She Poems di Aida Colmenero Diaz, un progetto rivoluzionario per la sua visione di genere e post-coloniale che sta posizionando le donne creative di oltre una dozzina di Paesi africani come modelli artistici sulla scena internazionale. Sabato, dopo la masterclass tenuta da German Jauregui, danzatore della compagnia e assistente di Wim Vandekeybus, alle 18,30 è prevista la presentazione in prima assoluta del film Numero 0 della danzatrice e coreografa Marie-Caroline Hominal, mentre alle 21, sarà proiettato In Spite of Wishing and Wanting di Wim Vandekeybus preceduta da un incontro con German Jauregui.


Il gran finale


Domenica l’ultimo capitolo di Videobox è dedicato alla IV edizione di Interfaccia Digitale, premio a sostegno della produzione di nuovi lavori di videodanza promosso tramite call internazionale. Alle 9,30 avverrà la proiezione dei 10 film finalisti, per proseguire con una plenaria delle Giurie degli Studenti e degli Spettatori e con la presentazione del nuovo lavoro di Francesco Margarolo, vincitore della scorsa edizione. Alle 12 la proclamazione del vincitore e delle Menzioni Speciali assegnate dalle Giurie coinvolte: Giuria dei Critici e Giuria Interdisciplinare, composte da studiosi ed esperti di settore Giuria degli Studenti e quella degli Spettatori. Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico