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Una prima assoluta
«Quest’anno - ha continuato - avremo tre titoli rari del Rossini serio, il primo addirittura in prima assoluta nella nuova edizione critica della Fondazione Rossini. È un programma emblematico della missione del Rof, che mira da sempre a riscoprire il Rossini meno noto. Ma il lavoro del Festival non si ferma con l’esaurimento del Catalogo ufficiale rossiniano, che comprende 39 opere: restano da recuperare i pastiche, le edizioni alternative di opere quali Maometto II o Matilde e mancano ancora le edizioni critiche di Inganno felice, Comte Ory e Moise et Pharaon».
La nuova location
Ma lo sforzo più grosso è sicuramente quello di “contenere” 3 opere in un unico contenitore, come ha confermato il presidente del Rof Daniele Vimini: «Va dato atto al Festival e alle sue maestranze di aver compiuto l’ennesimo sforzo creativo e tecnico per fare di un problema (l’inattesa indisponibilità del Teatro Rossini) una opportunità di immaginare nuove soluzioni operative per allestire tre produzioni liriche molto complesse in una sola struttura: la Vitrifrigo Arena».
La visita
Al termine dell’incontro, Manuela Gasperoni ha guidato i presenti in una visita al backstage dell’Arena: «È stata una sfida enorme, ma i nostri tecnici sono tra i migliori in Italia. I tre spettacoli hanno richiesto mediazioni anche con i team creativi che hanno collaborato nel massimo rispetto di ogni allestimento». Il Festival sarà inaugurato l’11 agosto dalla prima esecuzione moderna di Eduardo e Cristina, nell’edizione critica della Fondazione Rossini. Jader Bignamini dirigerà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il Coro del Teatro Ventidio Basso. Nel cast, Enea Scala (Carlo), Anastasia Bartoli (Cristina), Daniela Barcellona (Eduardo), Grigory Shkarupa (Giacomo) e Matteo Roma (Atlei). Lo spettacolo è interamente affidato a Stefano Poda (regia, scene, costumi, luci e coreografie). Seguirà il 12 agosto la prima di Aureliano in Palmira, con George Petrou a dirigere l’Orchestra Sinfonica G. Rossini e il Coro del Teatro della Fortuna in uno spettacolo ideato per il ROF 2014 da Mario Martone. Terza opera (13/8) Adelaide di Borgogna, l’altra nuova produzione diretta da Francesco Lanzillotta, sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso, e messa in scena da Arnaud Bernard. L’appuntamento con il Viaggio a Reims (con gli allievi dell’Accademia Alberto Zedda) sarà al Teatro Sperimentale, così come i 7 appuntamenti del programma concertistico, il 16 e 18 agosto.
Il gran finale
Il Rof 2023 si chiuderà il 23 agosto, alla Vitrifrigo Arena, con la Petite messe solennelle: Michele Mariotti dirigerà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il Coro del Teatro Ventidio Basso, nonché un cast composto da Rosa Feola, Vasilisa Berzhanskaya, Dmitry Korchak e Giorgi Manoshvili. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico