PESARO - Un violino, una fisarmonica, una chitarra, un contrabbasso e una batteria: i Guappecartò giungono domenica 19 gennaio alle 21, alla Chiesa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Durante una loro performance la celebre attrice Madeleine Fischer - collaboratrice, tra i molti, di Antonioni, Sordi, Anna Magnani, Bergman - se ne innamora artisticamente e chiede loro di comporre una colonna sonora per un suo film di imminente realizzazione. Proprio la creazione di quei brani porta i giovani artisti a decidere di credere totalmente nelle proprie capacità. Partono per Parigi, con l’intento di raggiungere più facilmente le strade e le piazze di tutta Europa, spinti dall’unico desiderio di suonare i propri strumenti e condividere la propria musica con più persone possibile. Da subito i Guappecartò si fanno amare non solo dal pubblico che incontrano, ma anche da critici e musicisti che trovano in loro un altissimo senso di libertà stilistica e una profonda poetica musicale. Ad oggi, dopo 12 anni dalla nascita, i Guappecartò hanno realizzato 4 dischi e si sono esibiti in più di 1500 concerti in tutta Europa. L’album più recente, Rockamboles (aprile 2015), prodotto da Stefano Piro, è giunto alla terza ristampa ed è stato rappresentato in 70 concerti in tutta Italia.
Osannato dalla critica, è stato scelto come disco della settimana dal programma “Fahrenheit” di Radio Rai3, un lavoro nel quale partiture classiche si allargano in sorrisi mediterranei, un viaggio appassionato e appassionante che attinge da più fonti e approda ad infinite mete.” L’ultimo disco “Sambol, amore migrante” è composto da nove rivisitazioni delle opere di Vladimir Sambol, compositore Fiumano degli anni '30, emigrato in Svezia dopo la seconda Guerra Mondiale. La scrittura di Sambol é stata in alcuni casi fedelmente rispettata; in altri, è servita a sviluppare ed ottenere brani profondamente diversi dall'originale a favore di una ricerca sonora inedita e atipica per il quintetto, ampliata da collaborazioni sorprendenti. Chitarra e basso elettrici, violino con effetti, batteria, sono solo alcune delle novità presenti sul disco: i brani originali sono destrutturati, riarrangiati, trasfigurati e a volte incrementati di parti composte ad hoc. Il disco é stato registrato nello studio "Officine Meccaniche" di Mauro Pagani, a Milano, nel novembre 2018. Info: Teatro Rossini 0721 387621 o Chiesa dell’Annunziata 334 3193717 dalle ore 20. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico