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PESARO - Una passeggiata adatta a tutti, per esplorare con passi sicuri il cuore del parco del San Bartolo. Il punto di partenza di questa escursione è facilmente riconoscibile perché situato nelle immediate vicinanze di Case Badioli e dell’area archeologica di Colombarone (dove nel corso di anni di scavi sono emerse una ricca villa tardoantica, una basilica - San Cristoforo ad Aquilam - e una pieve).
Il sentiero
Il cuore di questo nuovo sentiero è all’interno del parco del San Bartole, area naturale protetta delle Marche, istituita nel 1994, situata a ridosso della costa adriatica nella provincia di Pesaro e Urbino, a nord nel comune di Gabicce Mare e a sud nel comune Pesaro.
Le specie faunistiche
Tra le altre specie faunistiche che si possono trovare all’interno del territorio del parco, è possibile citare la volpe, il tasso, l’istrice, la donnola, la lepre e il ghiro. Sono inoltre presenti diverse specie di rettili e anfibi, ma in modo particolare l’area protetta registra la presenza, e soprattutto il passaggio migratorio, di numerose specie di uccelli. La partenza è facilmente riconoscibile perché si trova (segnalata) nei pressi di Case Badioli, frazione di Gabicce Mare. Il primo tratto della passeggiata sarà caratterizzato da vegetazione boschiva per poi allargarsi verso un panorama tipicamente rurale che con l’arrivo dell’autunno diventa ancora più suggestivo. Durante il percorso si incroceranno diversi altri sentieri (fortemente consigliato l’uso di una mappa dei sentieri aggiornata) fino a quando la strada inizierà a salire per alcune decine di metri fino all’arrivo all’interno dell’abitato di Colombarone, frazione del comune di Pesaro, dove per proseguire lungo il sentiero basterà seguire i segnali che indicano la direzione. Una volta completato il passaggio all’interno dell’abitato, la strada proseguirà nuovamente in leggera salita.
L’arrivo
Punto di arrivo della passeggiata il suggestivo borgo di Casteldimezzo, a circa 200 metri sul livello del mare, dal quale nei giorni con cielo limpido si può scorgere il panorama da Fano a Ravenna. Il territorio è incluso nel Parco naturale regionale del Monte San Bartolo. Una località densa di storia, chiamata originariamente Castrum Medi a causa della posizione intermedia tra il borgo di Fiorenzuola di Focara e di Gradara. Tra i monumenti di maggior interesse la chiesa romanica del Santissimo Crocefisso. Inizialmente intitolata a Sant’Apollinare, in seguito divenne così famosa da assorbire il titolo della chiesa di San Cristoforo ad Aquilam, vicino a Colombarone. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico