Presepi di ceramica creati nelle bottiglie in mostra nel chiostro del convento dei frati di Forano ad Appignano

Presepi di ceramica creati nelle bottiglie in mostra nel chiostro del convento dei frati di Forano ad Appignano
Una mostra per lanciare messaggi di pace e di speranza, una mostra che è figlia dell’antica arte ceramica di Appignano, arte che arriva a noi dal Cinquecento....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Una mostra per lanciare messaggi di pace e di speranza, una mostra che è figlia dell’antica arte ceramica di Appignano, arte che arriva a noi dal Cinquecento. Rimarrà aperta fino al prossimo 1 febbraio la mostra di presepi in ceramica creati all’interno di bottiglie, nel chiostro del convento dei frati di Forano di Appignanio.


La ceramica


Sono 16 le opere esposte, tutte creazioni realizzate a mano dalle ceramiste di Appignano dell’associazione AppCreativa, che rappresentano presepi in bottiglie, in ceramica a tecnica mista. Oggetti dove terra, acqua, fuoco danno vita a scene che trasmettono, oltre ai messaggi universali di pace, anche quelli degli artisti, che hanno lavorato seguendo la tradizione del borgo di Appignano. Tra le opere che si possono vedere, c’è un albero di natale addobbato con 60 opere ceramiche, o la bottiglia, realizzata come a riprodurre un paesaggio del presepe, e all’interno Maria, Giuseppe e il bambinello. L’opera, realizzata da Loretta V., riporta anche il pensiero dell’artista: «La sacra famiglia è l’esempio per tutte le famiglie, è associata all’amore, alla gioia e alla protezione di essa». Ancora il pensiero di Silva G. che ha scritto, tra l’altro, «perché ci sia pace nel mondo ci deve essere pace nelle nazioni», richiamando poi la pace nelle città, tra vicini, in casa e nei cuori. Questo ha scritto accanto alla sua bottiglia, decorata come un castello nel borgo, con finestre e in basso la natività.


La tradizione


Una semplice bottiglia bianca, illuminata, fa da alloggio alla Sacra Famiglia, e Rosella B. ha lasciato il suo pensiero sul senso della vita: «Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono, lo scopo della vita è quello di regalarlo». Una bottiglia in ceramica “panciuta”, fa da scenografia ad un altro presepe, e ancora Silvia G. riflette sulla centralità della Sacra Famiglia. Sono presepi particolari, originali, diversi dal solito, che arrivano, si diceva, dalla tradizione della ceramica di Appignano. Oltre 700 anni in cui il borgo del Maceratese ha fatto della ceramica la storia della propria economia. Tutti hanno sentito parlare di cocci e tecniche di antichi vasai, da allora fino ad oggi, affinando le tecniche per abbinare terra, acqua, fuoco e anima, forgiati insieme dalle mani e dall’immaginazione dell’uomo. Tanti presepi dai quali si possono respirare i sentimenti e le identità della gente del luogo, e non solo. Al pari degli artisti, anche chi visita la mostra può lasciare il proprio messaggio, un pensiero, da mettere in una grande bottiglia posta all’uscita del chiostro.

Desideri e preghiere, che verranno custoditi dai frati del convento di Forano. In un’apposita sezione della mostra, sono stati collocati anche quadri, opere pittoriche di artisti locali, che hanno lasciato il proprio messaggio creato con la loro arte. Rimanendo in tema presepi, però, nel convento, oltre alle bottiglie in ceramica c’è anche il presepio meccanico che hanno realizzato i frati. La sacra famiglia e i personaggi del presepe hanno come scenografia la riproduzione in scala del Convento. L’accesso e le visite alle opere sono consentiti tutti i giorni durante le funzioni religiose. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico