OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - Due marchigiane al cospetto di Mogol: saranno infatti l’ascolana Dalila Pierantozzi, 10 anni di Offida, e l’elpidiense Doralìa Tomassetti, 27 anni, a difendere i colori della nostra regione nella finale del “Tour Music Fest – The European Music Contest”. Saranno oggi a Roma, dopo aver superato le selezioni tra oltre 17.400 artisti, a contendere rispettivamente il titolo di migliore baby singer dell’anno e di migliore cantautore.
Il contest
Il concorso è presieduto da Mogol con il “Berklee College of Music”, e si rivolge a cantanti, musicisti, rapper e dj emergenti. Dalila, fanno sapere dall’organizzazione, «spicca per la grandissima padronanza del palco, oltre che per la grande energia», mentre Doralìa viene presentata come «molto comunicativa e dal forte potere lirico». Quest’ultima, che vive a Porto Sant’Elpidio, conosce già questo concorso. «Ci sono già stata – dice – e dentro vedo tanta cura e amore per gli artisti.
Il singolo “Chiara”
A Roma eseguirà il suo singolo “Chiara”, che rappresenta, racconta lei stessa, «una sorta di dialogo con noi stessi. Da un lato c’è una voce che si sente in rivolta, quasi fuori posto, e dall’altro arriva quella di Chiara, che invece è la voce che a sua volta è in grado di tranquillizzare, e ridimensionare le ansie. È una canzone contro la paura e spero possa arrivare nelle camerette giuste, proprio come è stato per me, quando ascoltavo altri brani». “Chiara” è un brano i cui testi li ha scritti la stessa Doralìa, e la musica ha visto la collaborazione di Lighea, Mauro Rosati e Leonardo Fontanot. Il singolo, a cui ne seguiranno altri, è il preludio a un nuovo disco, il primo che Doralìa realizzerà come co-autrice. «Il primissimo album – dice – mi vedeva solo come interprete. Ora questo nuovo disco a cui sto lavorando, speriamo possa essere disponibile per la prossima estate. L’idea è quella di mettere tante voci, una in ogni brano, ciascuno dei quali avrà sempre il titolo di un uomo o di una donna».
La passione
L’artista ama con tutta se stessa la musica. Anche se non ha un gusto particolare per l’uno o per l’altro genere. «Non ne ho – racconta – perché da piccola ascoltavo di tutto. Mi regalavano ogni tipo di musica, quasi facendo a gara per vedere chi era più bravo a rendermi felice. Sono molto versatile nei gusti: il disco è fatto di canzoni. Di certo devo dire che io amo il musical». La musica è il suo sogno nel cassetto, che sta cercando di aprire per farlo uscire. «Da qualche giorno sono ufficialmente musicista – dice – ho da poco lasciato il lavoro. Sogno di vivere di musica, e al momento, insegno anche interpretazione scenica». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico