"Mirabile visione: Inferno". Il regista Matteo Gagliardi torna sulla scena legando passato e presente

"Mirabile visione: Inferno". Il regista jesino Matteo Gagliardi torna sulla scena legando passato e presente
ANCONA- L'Inferno dantesco è già tra noi, in una società predatoria e priva di spiritualità. E' il pensiero del regista, produttore e...

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ANCONA- L'Inferno dantesco è già tra noi, in una società predatoria e priva di spiritualità. E' il pensiero del regista, produttore e sceneggiatore di Jesi da oltre vent'anni residente ad Ancona Matteo Gagliardi, che dopo il successo internazionale del docu-film 'Fukushima: a nuclear story' del 2016, torna a denunciare i mali della contemporaneità con un lungometraggio (un'ora e 33 minuti) ispirato alla Divina Commedia di Dante, intitolato 'Mirabile Visione: Inferno".

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Le date e la trama 

Uscirà in anteprima a Firenze il 14 febbraio prossimo e a seguire nelle principali città italiane. Come Dante, anche quello di Gagliardi vuol essere un viaggio nei gironi dell'Inferno guidato da due 'maestri, uno sacro - Padre Guglielmo (Luigi Diliberti) - e uno profano - la professoressa Delia Argenti (Benedetta Buccellato) -, abbinando a una selezione delle terzine dantesche immagini che spaziano dal reportage, alla finzione all'animazione, per dar vita ad un'opera squisitamente multimediale. In particolare, il regista riscopre e utilizza una settantina d'illustrazioni ottocentesche della Divina Commedia sulle 243 fatte dal pittore parmense Francesco Scaramuzza (contemporaneo del francese Gustave Doré), che ricolorate e animate grazie a sofisticate tecniche digitali, hanno il compito di collegare antico e moderno in una visione di grande suggestione con anche una valenza pedagogica. 

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Corriere Adriatico