I Little Pieces Of Marmelade: «Secondi a X Factor, ma per noi è una vittoria»

I Little Pieces Of Marmelade sul palco di X Factor nella serata finale
MILANO - «Un secondo posto che vale quanto una vittoria». Così i Little Pieces Of Marmelade commentano il risultato ottenuto nella finale di X Factor....

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MILANO - «Un secondo posto che vale quanto una vittoria». Così i Little Pieces Of Marmelade commentano il risultato ottenuto nella finale di X Factor. È la grande rivincita del rock sulle melodie fragili e rassicuranti da tempo protagoniste sul palco del talent. Merito di Manuel Agnelli che ha saputo tirare fuori l’x factor, appunto, dai due artisti marchigiani. Ma merito anche, e soprattutto, loro di aver formulato una cifra stilistica in grado di tenere in equilibrio un approccio power-rock di tipo classico a soluzioni fresche e innovative.


 
Senza dubbio i Little Pieces Of Marmelade sono stati la sorpresa dell’edizione 2020. Hanno spezzato la monotonia delle proposte in gara e in un colpo solo hanno saputo conquistare l’attenzione del pubblico e dei giudici. Quella di Manuel fin da subito. «È stato fondamentale per noi – spiegano DD e Frankie – siamo sempre stati questo, inteso come progetto musicale. Ma Manuel ci ha dato l’upgrade. Anche Rodrigo (D’Erasmo, ndr) è stato importante in questo percorso».

In effetti non deve essere stato semplice sdoganare suoni più ruvidi e abrasivi all’interno di un programma il cui pubblico è forse più orientato verso canoni e strade già battute. In questo i Little Pieces potranno considerarsi gli apripista per le rock band che in futuro si presenteranno ad X Factor. Per loro, solcare quel palco, non sarà come camminare sul filo del rasoio. «Sinceramente, ogni sera pensavamo fosse l’ultima esibizione – confessano i Little Pieces – per questo è già una vittoria per noi essere arrivati in finale. Per di più al secondo posto». Per non parlare dell’esibizione al fianco del loro mentore: Manuel Agnelli. «È stato fantastico poter suonare con gli Afterhours – proseguono – era come stare ad un festival. Un sogno che si è avverato». Adesso si spengono i riflettori dello studio televisivo e si accende l’eco di un’esposizione mediatica che porterà i rockers di Filottrano a doversi misurare con un livello più ampio. «Fino ad oggi è stato come vivere in una bolla – dicono i due – più avanti avremo la reale percezione di cosa sta accadendo». 


Di solito, dopo X Factor cominciano i concerti. I tour. I grandi palchi. Tutte situazioni che, ora come ora, per ovvi motivi, non posso concretizzarsi. Eppure Manuel Agnelli era stato più che chiaro nell’affermare che li avrebbe portati con lui. Quindi? «Non possiamo dire molto – frenano i due musicisti – ci siamo lasciati che ci saremmo presi un breve periodo di riposo. Poi ci organizzeremo per il lavoro da fare. Abbiamo in mente qualcosa con lui e Rodrigo. Un progetto ancora in fase embrionale. Vedremo». Un alone di mistero, ci sta. Serve a mantenere alto il livello di curiosità sui prossimi passi che i Little Pieces Of Marmelade dovranno compiere. Nel frattempo il loro singolo “One cup of happiness” si sta trasformando in una hit. La passano le radio nazionali. Ed è questo ciò che conta. La musica. «Ci stanno arrivando molti video di fan che si cimentano con la nostra canzone – affermano – e questo non può che farci un immenso piacere. Speriamo che tutto ciò serva a far tornare l’onda della musica suonata, e non quella su basi». Sono entrati da outsider, ed escono da modello di riferimento per la nuova generazione del rock. Niente male per due che pensavano di essere eliminati alla seconda puntata. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico