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Carol, cinquantenne titolare di una importante cattedra universitaria in psicologia del linguaggio, cerca di imporre le scelte lavorative alla figlia Liz, appoggiata invece dal padre Paul, anche lui noto ricercatore, dal carattere apparentemente tranquillo, razionale e inflessibile. Ma cos’è reale e cosa riflesso di un ricordo deformato dalla malattia? Debutta sabato, alle 21,15, al Teatro Piermarini di Matelica, “Intorno al Vuoto”, spettacolo ideato e prodotto dall’attrice Paola Giorgi, che porta sulle scene un tema delicato come quello dell’Alzheimer.
I caregivers
«In questo lavoro non raccontiamo la malattia – dice Giorgi, che nello spettacolo interpreta la protagonista Carol, personaggio affetto da Alzheimer precoce -, bensì le persone che si trovano ad affrontarla: i pazienti, ma anche e soprattutto le famiglie e i caregivers, lasciati ancora troppo spesso soli e senza adeguate reti socio-assistenziali di supporto. “Intorno al vuoto” è perciò, innanzitutto, una grande storia di amore e consapevolezza, dove non ci sono buoni e cattivi, ma dove è vero tutto e il suo contrario».
La sfida
«Quello dell’Alzheimer è un tema sfidante: si tratta di una malattia sociale e trasformarla in chiave artistica permette di conoscere ed affrontare meglio l’argomento, dandogli un’attenzione maggiore» ha detto il Presidente del Consiglio Regionale Dino Latini. «Le famiglie sono smarrite di fronte al morbo di Alzheimer, quasi sempre perché non conoscono la malattia. Tutto ciò che ci descrive cosa accade è di grande aiuto» ha messo in evidenza Alessandra Raccichini, Psicologa Uoc Neurologia dell’Inrca. Lo spettacolo verrà replicato al Comunale di Treia il 24 marzo alle 17 e poi al Teatro del Sentino di Sassoferrato il 26 marzo alle 21, al Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno il 6 aprile, sempre alle 21, e infine alla Fenice di Senigallia, il 7 aprile, alle 17.
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Corriere Adriatico