A Matelica l'opera "In Domun" dell’artista Adinda-Putri Palma

L’artista Adinda-Putri Palma all'opera
MATELICA  - Un’installazione ambientale che funge da potente dispositivo per innescare una riflessione sul senso del “costruire” e dell’”...

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MATELICA  - Un’installazione ambientale che funge da potente dispositivo per innescare una riflessione sul senso del “costruire” e dell’” abitare”, ma anche sulle risposte che l’arte può fornire in situazioni traumatiche. Sarà inaugurata il 6 giugno alle ore 18 a Palazzo Ottoni di Matelica l’opera "In Domun", dell’artista Adinda-Putri Palma, uno dei sette progetti vincitori del bando nazionale “Per Chi Crea”, promosso dal Mibact e gestito da Siae.


L’opera, presentata dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e delle Istituzioni Culturali del Territorio, rimarrà a Palazzo Ottoni fino al 12 luglio, per poi essere trasferita nel Comune di Recanati ad ottobre. Il progetto ha il patrocinio dei comuni di Macerata, Recanati e Matelica, città appartenenti alla rete del MaMa – Marca Maceratese – creata dopo il sisma del 2016 al fine di promuovere e valorizzare il territorio e il patrimonio artistico. Proprio la Provincia di Macerata – in particolare la città di Recanati - ha avuto un ruolo centrale nell’influenzare la realizzazione di "In Domun". L’Annunciazione di Lorenzo Lotto, dipinto compreso nella Collezione del Museo Villa Colloredo Mels, ha ispirato, ad esempio, lo studio per la parte pittorica dell’installazione. L’artista, dopo aver visitato i musei marchigiani in cui sono conservati i dipinti del pittore veneto, ha svolto una ricerca cromatica “lottesca”, con cui ha realizzato un campionario utile alla propria composizione. Sul fronte architettonico, invece, Adinda-Putri Palma ha tenuto conto delle esperienze del Bauhaus e delle avanguardie storiche. 

«Con questo lavoro - spiega l’artista - vorrei mettere in moto una riflessione sulla cultura dell’abitare ed il concetto di casa rapportata al contesto post-sisma delle Marche, offrendo spunti per un percorso costruttivo alternativo».
 
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Corriere Adriatico