“Come per magia”, il Pergolesi Spontini propone trenta concerti, spettacoli ed eventi dal 30 luglio a Jesi e Maiolati, il via con la Mannoia e Piovani

La presentazione del Festival Pergolesi Spontini
JESI - Alle spalle dei relatori, di fronte a un pubblico da “prima”, c’è un marchingegno che sembra dire “sto qui perché poi vi...

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JESI - Alle spalle dei relatori, di fronte a un pubblico da “prima”, c’è un marchingegno che sembra dire “sto qui perché poi vi mostrerò qualcosa di magico”. Nelle sale del Pergolesi di Jesi, va in scena la presentazione del ventiduesimo Festival Pergolesi Spontini e della Stagione lirica che seguirà a ruota (dal 30 luglio al 27 settembre). Un evento via l’altro. Chi pensava che il Covid, che le varie traversie che la quotidianità frappone nelle nostre strade avessero fiaccato menti e ardimenti, come un flipper che va in tilt, ha sbagliato. Un panorama che nemmeno dalla cima del Lagazuoi.

 

 
La soddisfazione
Il sindaco di Jesi Massimo Bacci ha ringraziato «per gli anni pieni di soddisfazioni, seppur coi problemi vari; questa è la mia ultima conferenza stampa prima della scadenza del mandato. Sono sereno e tranquillo del buon lavoro svolto in Fondazione». Tiziano Consoli, sindaco di Maiolati Spontini, si allinea e i suoi pensieri vanno al 250esimo anniversario spontiniano. L’assessore alla cultura di Jesi Luca Butini spinge sulla forza che anima il teatro, «diventato rifugio per chi è entrato per difendersi dalle bombe, pur restando sempre il punto di riferimento per la rinascita della cultura». L’assessore alla cultura di Maiolati, Tiziana Tobaldi, senza cavalcare la retorica, termina il suo intervento con un semplice: «La musica e il teatro ci aiutino a recuperare la dimensione dell’incanto».


Il direttore generale
Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini, non poteva non ricordare che la programmazione in presentazione nasce «con uno sguardo costruttivo sul territorio. Siamo stati messi alla prova e ora coinvolgeremo quanti ameranno esserci vicini. Per chi lo vorrà, creeremo percorsi di formazione specifici». E poi la parola va al direttore artistico Cristian Carrara, che viene presentato dalla Chiatti come «nuovo direttore artistico (da oggi) del teatro di Pisa, il che significherà non sovrapposizioni, ma nuove collaborazioni e sinergie». Carrara lascia da una parte i gradi e si butta sul festival. Apre il marchingegno alle sue spalle, appare la scritta “Come per magia”, slogan del festival che definisce «diverso e pieno di sperimentazioni, pensato per il pubblico più svariato».


Il programma


Ci vorrebbe un volume spesso come “Anna Karenina” per riportare i titoli che propone: trenta concerti, eventi e spettacoli. Il focus va subito sugli eventi in “anteprima”, collocati in piazza Federico II, il 30 luglio, il 31 luglio e il 3 agosto, con l’Orchestra di Piazza Vittorio, Fiorella Mannoia in concerto e “La musica è pericolosa” con Nicola Piovani al pianoforte. Si tira il fiato e da sabato 3 settembre non prendete impegni. C’è di tutto. “E’ un festival complesso e vario, che riparte con grande slancio”, ha concluso Carrara. Che, infine, ha presentato la Stagione lirica, la 55esima. “Il Trovatore”, di Verdi, “I Capuleti e Montecchi” di Bellini (mancava da Jesi dal 1834…), “Delitto all’Isola delle Capre” da Betti, musica Marco Taralli, per concludere alla grande il 15 dicembre con “Tosca” di Puccini. Adesso, signori miei, qui si parrà la vostra nobiltate. Chiedendo venia a Dante… 

 

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Corriere Adriatico