CHIARAVALLE - Venerdì 18 dicembre il Teatro Comunale Valle propone L’ultimo soldatino pasoliniano. Un’azione teatrale...
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Un’azione teatrale per Massimo Ferretti poeta, un progetto di Gianfranco Pedullà in collaborazione con Lorenzo Bastianelli. Realizzato nell’ambito di Visionarea lo spettacolo, fuori abbonamento, è il terzo della stagione realizzata dal Comune e la Fondazione Chiaravalle Montessori con l’AMAT in collaborazione con Regione Marche e MiBACT.
L’ultimo soldatino pasoliniano è un’azione teatrale per Massimo Ferretti, a 80 anni dalla nascita e a 40 dalla morte di Pier Paolo Pasolini intreccia la bella storia di Chiaravalle con quella dell’Italia e del mondo.
«In questo periodo – scrive l’autore del testo e regista Pedullà - sono molto interessato al rapporto fra la storia dei singoli e la grande storia. Quest’azione teatrale tende all’autobiografia di un territorio. Chiaravalle e il Novecento, il fascismo, la guerra mondiale, il dopoguerra, la ricostruzione, il primo benessere economico. E anche la nascita di un poeta come Ferretti nella Chiaravalle del 1935. La sua infanzia, la malattia, la guerra. L’incontro con Pasolini. Gli studi, Perugia, la fuga a Roma. Le difficoltà e le sconfitte. La pubblicazione di una bella raccolta di poesie Allergia e di due romanzi Rodrigo e Il gazzarra. La rottura con Pasolini. L’abbandono della poesia. Il ritorno al lavoro del padre. La scelta delle traduzioni. L’ingiusta morte del 1974 che anticipa solo di un anno l’atroce fine di Pasolini. E Chiaravalle, tutti i paesi, l’Italia continuano la loro vita silente, all’alba di un nuovo millennio sempre più segnato dall’inedita convivenza di lingue e culture diverse, anche nelle nostre realtà di provincia. Il racconto procede proponendo immagini e brandelli di memoria, parole di poeti e lettere del popolo ai potenti (non meno poetiche e sofferte), musiche e suoni: attraverso frammenti della vita del poeta Ferretti anche un omaggio alla gioia e alla fatica del vivere di tutti.»
Testi e regia sono di Gianfranco Pedullà, aiuto regista Lorenzo Bastianelli l’assistenza tecnica è di Stefano Procaccini. Le immagini sono di Mario Marcosignori. In scena con gli interpreti del progetto VisioArea c’è la fisarmonica di Alessandro Cupido. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico