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JESI - Un viaggio atipico nella poetica dantesca tra musica, parole e immagini: “Riveder le stelle - Collages Dantis (Atmosfere e suggestioni per vocalità visioni musica)” è una nuova produzione de La Macina e dello Sperimentale Teatro A, due gruppi “storici”, rispettivamente del folk italiano, diretto da Gastone Pietrucci e del teatro di sperimentazione diretto da Allì Caracciolo. Domani, domenica 20 marzo, alle 17, ospitati dal palco del Teatro Il Piccolo di Jesi saliranno sul palco i sei musicisti de La Macina, con la partecipazione straordinaria di Maria Novella Gobbi, Allì Caracciolo e della piccola Camilla Sileoni in qualità di voci recitanti.
Durante tutto il concerto saranno proiettati ben 130 collage di Gastone Pietrucci. «Questo Dante – spiega Gastone Pietrucci, voce e fondatore de La Macina – sarà un collage di parole, musiche ed atmosfere.
«Lo spettacolo – spiega Allì Caracciolo - si basa su un’idea di fondo: in luogo della classica Lectura Dantis, creare delle suggestioni dall’Opera dantesca che ne evochino le atmosfere poetiche, lo spirito, i profondi sensi civili, politici, i valori morali, l’alta visione, in una tessitura unitaria che affianchi alla interpretazione attoriale dei testi danteschi quella musicale e il canto, creando suggestioni diverse veicolate da diversi linguaggi in uno straordinario collage di poesia vocalità musica, visioni di immagini sonore». Il progetto, “Riveder le stelle - Collages Dantis”, è nato con il contributo e il patrocinio dal Comune e dall’Assessorato alla Cultura di Jesi, a conclusione delle celebrazioni dei settecento anni della morte di Dante Alighieri. «Come Macina – conclude – abbiamo musicato tre brani della poetica dantesca ed è un progetto a cui teniamo molto. Il pubblico ha risposto piuttosto bene dal punto di vista delle prevendite visto che sono pochi i biglietti ancora disponibili».
Spettacolo con limitati posti a sedere e pochi biglietti in prevendita ancora disponibili. Consigliata la prenotazione del posto (biglietto a 5 euro). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico