Ilaria D'Amico lascia il calcio: «Dopo 23 anni ho deciso di cambiare»

Ilaria D'Amico lascia il calcio: «Dopo 23 anni ho deciso di cambiare»
Dopo 23 anni Ilaria D'Amico lascia il calcio per lanciarsi in una nuova avventura televisiva. La conduttrice, volto familiare di Sky Sport, ha dedicato alla Serie A buona...

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Dopo 23 anni Ilaria D'Amico lascia il calcio per lanciarsi in una nuova avventura televisiva. La conduttrice, volto familiare di Sky Sport, ha dedicato alla Serie A buona parte della sua carriera e non solo. Anche la vita privata è stata segnata dal calcio dal momento che è legata sentimentalmente al campione Gigi Buffon. Ora però la giornalista è pronta a voltare pagina: in un'intervista al Corriere della Sera ha annunciato il suo addio ai programmi sportivi e l'arrivo di una nuova sfida professionale. 


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«Ho deciso di cambiare dopo 23 anni di sport, di cui 18 solo a Sky. - racconta D'Amico - Avrei potuto continuare per sempre, è una macchina che conosco alla perfezione. Sento il desiderio di rodarne una nuova, farle fare dei giri e lanciarla». Sui progetti in cantiere ha le idee chiare: «Sky vuole puntare sull'informazione, l’idea è una prima serata sull'attualità che diventi un appuntamento fisso. Appena ne abbiamo parlato, in azienda, ho sentito il richiamo della foresta: mi ha aiutata ad uscire dalla mia comfort zone».

L'attualità è dunque il settore in cui si rimetterà in gioco, ma quando si accetta il cambiamento non si può fare a meno di fare un bilancio. Così ha ricordato gli esordi: «Mi presentai in studio con una montagna di appunti, sembrava una tesi di laurea. Credo che il mio lavoro abbia aiutato a superare molti cliché, in un mondo che è prettamente maschile. Non è stato semplice, ma non ho mai voluto abbandonare la mia femminilità».


Il compagno Gigi Buffon la sosterrà come sempre: «Come in ogni momento fondamentale della mia vita, lui è un supporter. Sa ascoltare i miei bisogni e sostiene le nuove scelte». Il calcio non l'abbandonerà completamente: «La passione resta e non escludo di fare qualche incursione, quando ci saranno grandi eventi... del resto ormai non c’è posto dove vada senza che mi facciano domande sul calcio, panettiere compreso». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico