Il tema dei pregiudizi il fil rouge di “Fermo sui libri”, si parte con Massimo Recalcati

Il tema dei pregiudizi il fil rouge di “Fermo sui libri”, si parte con Massimo Recalcati
FERMO - «Il libro è metafora, è simbolo, è attivatore del pensiero». Così Oriana Salvucci, direttrice artistica di “Fermo sui...

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FERMO - «Il libro è metafora, è simbolo, è attivatore del pensiero». Così Oriana Salvucci, direttrice artistica di “Fermo sui libri”. La rassegna, giunta alla sua ottava edizione, torna da sabato 17 giugno al prossimo 9 agosto.


Il tema


«Il tema di questa edizione - afferma sempre Salvucci - è quello dei pregiudizi, intesi come idee, opinioni concepite sulla base di convinzioni personali e prevenzioni generali senza una base di conoscenza diretta dello stato delle cose. Gli ospiti parleranno della loro visione di pregiudizio tra filosofia, scienza, saggistica, letteratura e poesia». Saranno otto gli appuntamenti con nove partecipanti, a cominciare da sabato prossimo, alle ore 21, nel Teatro dell’Aquila, con Massimo Recalcati, che sarà a Fermo con il suo libro “A pugni chiusi”, nel quale parla della psicoanalisi del mondo contemporaneo. Recalcati interpreta la complessità del mondo moderno, parlando di genitorialità (biglietto 20 euro, info 0734284295). Gli altri appuntamenti saranno a ingresso libero, a cominciare dal 29 giugno alle 21,15 in piazzale Azzolino con Piergiorgio Odifreddi che porterà, con la sua ironia, “Idee e pregiudizi”. Stessa location per Gherardo Colombo che arriverà il 17 luglio. L’ex magistrato, oggi dedito alla saggistica, parlerà di “Anticostituzione. Come abbiamo riscritto (in peggio) i principi della nostra società”.


Il programma 


Il programma prevede, alle 21,15 del 26 luglio a Villa Vitali, l’arrivo di Dario Vergassola e Moni Ovadia, che dialogheranno in un intervento dal titolo “Un ebreo, un ligure e l’ebraismo”. «Sarà un confronto sul pregiudizio razziale», spiega la direttrice artistica. Daniele Mencarelli, a Fermo il 2 agosto nella chiesa di San Filippo Neri, presenterà la sua ultima fatica letteraria, “Fame d’aria”, nella quale affronterà diversi temi tra cui quello della claustrofobia. Chiusura il 9 agosto in piazzale Azzolino con Giorgiomaria Cornelio. Marchigiano, di Montecassiano, Cornelio aggiunge Salvucci, «è stato studente del liceo classico, ha studiato a Dublino, e a 24 anni ha già pubblicato raccolte poetiche ed é editorialista di riviste letterarie. A Fermo porterà le sue poesie, attraverso le quali affronterà il tema del suo pregiudizio, con la raccolta “La specie storta”».


I commenti 


«Gli ospiti - afferma l’assessore comunale alla cultura Micol Lanzidei - sono di assoluto spessore». La rassegna é organizzata in collaborazione con la biblioteca e la direttrice Maria Chiara Leonori, è contenta di farne parte. «È l’evento centrale della nostra estate, nella quale ci saranno anche appuntamenti dedicati alla letteratura emergente, oltre a quelli per la lettura dei bambini». La lettura come stimolo della mente è veicolo di bellezza, tanto che il dirigente comunale Giovanni Della Casa dice che «il festival permette di non perdere la bussola della riflessione in un’estate subissata di eventi di massa». Al lancio del festival anche il presidente della fondazione Carifermo, Giorgio Girotti Pucci. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico