Lo sceneggiatore fermano Santoni tra i nove finalisti del Premio Sonego con una storia di amicizia piena di rughe ambientata nelle Marche

Lo sceneggiatore fermano Gianluca Santoni
FERMO - Saranno presentate e premiate domani, giovedì 9 settembre, nell’hotel Excelsior di Venezia, durante la 78esima Mostra del Cinema, le nove sceneggiature...

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FERMO - Saranno presentate e premiate domani, giovedì 9 settembre, nell’hotel Excelsior di Venezia, durante la 78esima Mostra del Cinema, le nove sceneggiature per corti (selezionate tra oltre cento), finaliste al Premio Rodolfo Sonego. Tra loro, c’è anche quella del fermano Gianluca Santoni che partecipa con il corto “Non se po’ scappà”. 


Il titolo, che in italiano vuol dire “non si può uscire”, è un esplicito riferimento al periodo di lockdown.

 

«Con l’intera Italia in lockdown – si legge nelle note di regia – quattro anziani, in un piccolo paesino marchigiano, escogitano un ingegnoso piano per evadere dalle loro solitudini e stringersi attorno a quella che per loro è la più grande forma di conforto: un mazzo di carte. Ma c’è qualcosa che proprio non riescono a controllare e che rischia di mandare tutto all’aria». “Non se po’ scappà” si presenta dunque come una storia di amicizia «sporca, tenera e piena di rughe».
Il Premio Sonego, concorso per sceneggiature di cortometraggi a cura del Lago Film Fest, è arrivato quest’anno alla tredicesima edizione, ed è dedicato al celebre autore, padre della commedia all’italiana e creatore del personaggio di Alberto Sordi. Nel corso della mattinata Santoni, così come gli altri otto finalisti, avrà la possibilità di presentare la sua storia ai produttori presenti, con la possibilità di vederla selezionata per il Torino Short Film Market. Le storie sono state scritte nelle scorse settimane anche con l’affiancamento di tutor professionisti come Claudio Di Biagio, Fabrizio Bettelli, Chiara Laudani. I nove finalisti saranno giudicati da una giuria composta da Stefano Sardo, Erica Barbiani, Aaron Ariotti, Marina Pietro, Giulio Lepri, Ruben Marciano. Il vincitore sarà invitato a partecipare come giurato nell’edizione del prossimo anno, riceverà un buono sconto della Scuola Holden e anche il premio comunicazione Advista. Curatori del concorso sono Mary Stella Brugiati, marchigiana nativa di Jesi e torinese di adozione, e Alessandro Boso, romagnolo. I due si sono conosciuti frequentando la scuola Holden, hanno collaborato con la Palomar e hanno iniziato a girare la prima produzione Amazon.


Classe 1991, Santoni si è trasferito nel 2010 a Roma, dove ha frequentato corsi di regia e ha ricoperto il ruolo di assistente prima e aiuto regista poi. Ha vinto premi nazionali e internazionali con i corti Duale, Gionatan con la G, Indimenticabile. È però con “Io e il secco”, che Santoni, nel 2017, ha vinto il premio Solinas per il miglior soggetto nel 2017. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico