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FANO - La modella italo–brasiliana Glelany Cavalcante, 28 anni di Civitanova, già eletta Miss Marche, è la finalista per la nostra regione al concorso di Miss Italia che si terrà il 30 ottobre prossimo a Roma. È stata scelta dalla giuria, insieme alle rappresentanti di tutte le altre regioni italiane, nel corso della tre giorni che si è svolta nella città della Fortuna.
La dedica
Emozionatissima la concorrente ha dedicato la sua vittoria al marito, confessando che è stato lui, interpretando un suo desiderio nutrito fin da piccola, ad iscriverla al concorso.
Le luci tricolori
Oltre alle marchigiane sul palco fanese, eretto davanti all’arco d’Augusto illuminato con il tricolore, sono salite tutte le concorrenti in rappresentanza delle altre regioni, in totale 197, tra le quali sono state scelte le prime tre che poi si sono disputate il diritto di accedere alla finale. Lo spettacolo è stato introdotto da Marco Zingaretti, conduttore anche lui marchigiano, che segue il concorso dal 2013. In seguito la presentazione delle concorrenti è passata a Sabino Saba che ha ceduto di nuovo il microfono al collega in occasione del responso che coinvolgeva le ragazze delle Marche. Tra i due conduttori ha rivelato uno spigliato savoir faire la detentrice del titolo di Miss Italia, prossima a cedere la sua corona, Zeudi Di Palma, napoletana di Torre del Greco. Il tutto si è svolto nella bella cornice del Pincio, una delle porte di accesso più belle della città che ha fatto da idonea cornice con la suggestione determinata dai suoi monumenti storici, al concorso di bellezza. Purtroppo è stata questa l’unica serata aperta al pubblico che il concorso è riuscito a realizzare. Quanto accaduto nelle Marche nel fine settimana, non poteva essere ignorato da una iniziativa che, seppur è finalizzata a perseguire un fine di natura prettamente estetica, non appare insensibile a quanto di “brutto” accade attorno a noi. Al già perseguito obiettivo di andare oltre la bellezza per far emergere nelle concorrenti il senso della socialità, questa volta è stato il dolore, il lutto a confliggere con lo spettacolo e quindi le prime due giornate si sono svolte a porte chiuse all’interno del Teatro della Fortuna. Qui la commissione giudicatrice ha visionato le ragazze, ha parlato con loro, facendo emergere la loro personalità e cultura, sondando le loro opinioni e valutando il loro grado di maturità; quindi ha espresso il proprio giudizio, scegliendo tra le 197 concorrenti, le 21 finaliste.
La sfilata
La città di Fano ha potuto ammirarle, partendo dalla sfilata che tutte le concorrenti ieri hanno fatto, partendo dal mare per giungere nel cuore della città, dove le aspettava una enorme scarpa rossa, residuo del Carnevale di Fano, quest’anno, guarda caso, dedicato alla donna, mentre i sogni e i desideri di ognuna venivano catturati da un drone che volteggiava luminoso sulle loro teste. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico