ROMA - Il David di Donatello per il miglior film è andato ad "Anime nere" di Francesco Munzi, premiato anche come miglior regista. «Grazie, sono felicissimo e emozionato per...
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Munzi ha ringraziato tra gli altri lo scrittore del romanzo da cui è tratto il film, Gioacchino Criaco.
Il film è stato il vero "asso piglia tutto" dei David di Donatello con ben nove statuette: miglior film, migliore regia, migliore sceneggiatura (Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello, Maurizio Braucci), migliore produttore (Cinemaundici e Babe Films, con Rai Cinema), migliore autore della fotografia (Vladan Radovic), migliore musicista (Giuliano Taviani), migliore canzone originale ('Anime nerè interpretata da Massimo De Lorenzo, musica e testi di Giuliano Taviani), miglior montatore (Cristiano Travaglioli) e miglior fonico di presa diretta (Stefano Campus).
E in Teatro è arrivato anche Quentin Tarantino per ritirare due statuette, per Pulp Fiction (miglior film straniero 1995) e per Django Unchained (miglior film straniero 2013). «Sarebbe bello un giorno girare un film in Italia» ha detto rispondendo ai giornalisti con cui si è brevemente fermato sul red carpet.
«È un onore essere premiato qui, perchè il cinema italiano è da sempre fonte d'ispirazione per il mio cinema, soprattutto per i miei due ultimi film» ha aggiunto. Qual'è l'ultimo film italiano che ha visto? «li vedo e rivedo spesso... l'ultimo in ordine di tempo è un film di Sartana (uno dei protagonisti degli spaghetti western, interpretato principalmente da Gianni Garko, ndr) due settimane fa... quindi - ha scherzato - potrebbe arrivare presto un nuovo
Sartana». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico