FIRENZE - Quaranta date live in un tour che coinvolge tutta l'Italia. Da Firenze a Milano, da Roma (domani, sabato e domenica) a Bologna, Acireale, Bari, Eboli, Padova,...
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Ma torniamo al tour sponsorizzato da Tim. Quasi tutte le date sono sold out. Dopo i tre concerti all'Arena di Verona, il divino Claudio si è esibito al Nelson Mandela Forum di Firenze. Uno show faticoso, ma di energia Baglioni ne ha tanta, nonostante l'anagrafe che sentenzia i suoi 67 anni. Il fisico è in perfetta forma e sul palco si vede. Il suo pubblico. Tutta gente perbene che si racchiude in tante generazioni. Papà e mamme, ma anche qualche nonno, nonché adolescenti. Perché ci piace Baglioni? Perché mamma da anni ci ha cantato le sue canzoni. Non si perdono un video, sono pronti ad accendere le luci del cellulare sulle note di Avrai. Le stesse luci che accendono in contemporanea mamma e papà.
E via di canzone in canzone (34 in scaletta) attraverso cinque lunghi e indimenticabili decenni. Raccontati facendo scivolare le note su un palco che diventa teatro di uno show del corpo di ballo e di una regia teatrale curata da un perfezionista come Giuliano Peparini, il coreografo di Amici di Maria De Filippi. E dopo le note in sottofondo di Signora Lia ecco che con Questo Piccolo Grande Amore Baglioni scalda il pubblico. In un'acustica del tutto innovativa che fa esaltare il repertorio, da Porta Portese a Quanto ti voglio, passando per Con tutto l'amore che posso e Amore Bello. E ancora Sabato Pomeriggio e Poster, prima di approdare negli anni 80 e 90 con Strada facendo, Mille giorni di me e di te, La vita è adesso. Baglioni rigorosamente sposato al look del contrasto tra il bianco e nero alterna la sua chitarra a tracolla nei brani più classici del repertorio allo show vero e proprio che in canzoni come Noi No, Cuore d'Aliante, Le vie di colori, Acqua dalla Luna, Uomini persi vedono il corpo di ballo esaltarsi e far battere il cuore un po' di più. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico