Gleijeses padre e figlio in “Uomo e galantuomo”: una commedia degli equivoci tra guitti, intrecci amorosi e finta pazzia

Gleijeses padre e figlio in “Uomo e galantuomo”, una commedia degli equivoci tra guitti, intrecci amorosi e finta pazzia
CIVITANOVA - Saranno padre e figlio, Geppy e Lorenzo Gleijeses, i protagonisti di “Uomo e galantuomo”, in scena giovedì, 26 gennaio, alle ore 21,15 al...

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CIVITANOVA - Saranno padre e figlio, Geppy e Lorenzo Gleijeses, i protagonisti di “Uomo e galantuomo”, in scena giovedì, 26 gennaio, alle ore 21,15 al Teatro Rossini di Civitanova Marche. Lo spettacolo, prodotto da Gitiesse artisti riuniti, Teatro della Toscana-Teatro nazionale, fa parte della stagione voluta da Comune, Amat e Azienda teatri di Civitanova (info: 0733812936).

 


La pièce


La pièce è il primo testo in tre atti che il grande maestro del teatro napoletano, Eduardo de Filippo, scrisse a 22 anni, e la storia si snoda attraverso uno straordinario meccanismo comico. La vicenda è quella di una compagnia di guitti che vengono scritturati per rappresentare una serie di recite in uno stabilimento balneare. Qui gli intrecci amorosi si mescolano a una finta pazzia, l’unica strada per evitare duelli e galera. In scena, si diceva, i Gleijeses padre e figlio, dove Geppy è Gennaro de Sia, il capocomico della compagnia, formata dalla sua donna in attesa di un bambino, e altri attori. Tutta la vicenda appare quasi come una commedia degli equivoci, dove il protagonista è anche il teatro, e dove accanto ai Gleijeses reciteranno altri otto talentuosi attori: Antonella Cioli, Ciro Capano Gino Curcione, Roberta Lucca, Gregorio Maria De Paola, Irene Grasso, Salvatore Felaco, Brunella De Feudis, tutti diretti dal regista Armando Pugliese. Questi è tra i più grandi registi italiani che si è trovato più volte a dirigere le opere teatrali di Eduardo, compresi i successi che hanno visto tra i protagonisti Luca De Filippo, e questa pièce che riassume tutti i valori del teatro di Eduardo. 


Il teatro di Eduardo


Geppy Gleijeses, già nelle Marche nello scorso autunno con “Servo di scena”, ha iniziato quando aveva 17 anni e non ha più smesso, cominciando proprio con il teatro di Eduardo De Filippo. Gleijeses padre è stato l’allievo di Eduardo, al quale disse anche tre no prima di lavorare con lui. Proprio Eduardo, inoltre, gli diede il permesso a rappresentare le sue opere e questa messa in scena di “Uomo e galantuomo”, per Gleijeses è la settima interpretazione delle opere del grande Maestro. La sua rappresentazione di Domenico Soriano in Filumena Martunano, è valsa a Gleijeses il riconoscimento di innumerevoli premi, tra cui quello di “Miglior attore europeo” nel 2018, conferito dall’Accademia europea medicea. Accanto a lui il figlio Lorenzo Gleijeses che ha debuttato in teatro nel 1991 con il padre e con Regina Bianchi, una delle attrici maggiormente rappresentative delle compagnie di Eduardo de Filippo e Raffaele Viviani. «Allievo prediletto di Eugenio Barba – si legge nelle note di presentazione dello spettacolo – ha già interpretato con grande successo Luigi Strada in “Ditegli sempre di sì”, diretto dal padre e da Ernesto Mahieux, quest’ultimo David di Donatello come attore non protagonista in “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone». Tra i lavori di Lorenzo, si ricordano una parte ne “Il giovane favoloso”, film su Giacomo Leopardi di Mario Martone, e nel 2017 l’interpretazione di uno dei personaggi principali de “Il primo Re” che ha guadagnato 15 nomination ai David di Donatello. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico