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CHIARAVALLE - Dopo due anni di chiusura al pubblico è stata riaperta ieri a Chiaravalle la casa natale di Maria Montessori, protagonista del ‘900 e ideatrice del metodo educativo che è ancora attualissimo e molto apprezzato in ogni parte del mondo. Nel piccolo appartamento di piazza Mazzini 10, il 31 agosto 1870 è nata Maria Tecla Artemisia Montessori, figlia unica di Alessandro Montessori, un ispettore della locale Manifattura Tabacchi, e di Renilde Stoppani, marchigiana di Monte San Vito, esponente di una famiglia di piccoli proprietari terrieri.
Il concept del progetto di riqualificazione a cura di Cristiana Colli è intervenuto sulla casa natale e sull’edificio e ha visto la partecipazione di una ricca e articolata infrastruttura di relazioni pubblica e privata, istituzionale, locale, nazionale e internazionale che nel nome di Maria Montessori ha riconosciuto il senso di una profonda appartenenza.
Carolina Montessori, giunta da Amsterdam, ha presenziato alla giornata di apertura strutturata in vari momenti: un talk pomeridiano presso il Teatro Valle con il sindaco Damiano Costantini e l’assessore alla cultura Francesco Favi, i partner istituzionali e scientifici e i curatori del progetto a cui è seguito un video mapping celebrativo sulla facciata di Casa Montessorori che può essere visitata gratuitamente fino al 6 gennaio (previa prenotazione al sito www.casamontessorichiaravalle.it).
La serata inaugurale si è chiusa in bellezza con Fraternità solare, rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri, autrice e attrice dalla sensibilità vicina all’universo montessoriano. «L’innovativo progetto di riqualificazione di Casa Montessori – ha detto l’assessore Favi - con la sua densa rete di collaborazioni, ha l’ambizione di fare di Chiaravalle un avamposto di quel mondo a misura di bambino immaginato da Maria Montessori. Lei era una pioniera delle scienze umane, anzi di quello che potremmo definire nuovo umanesimo».
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