CASTELFIDARDO - Debutterà domani, giovedì 24 ottobre, a Castelfidardo “L’Italia chiamò”, una “prosa musicata” dedicata alla...
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Uno spettacolo che vuole essere storia, scuola e teatro?
«Raccontare la storia in questa maniera, con uno spettacolo “pop” credo possa attirare l’attenzione dei ragazzi e degli studenti. Idea che è nata all’autore e regista Carlo Vitale, che da tempo vive ad Ancona e conosce la zona e le storie del territorio. Tante consulenze che, come quella di Eugenio D’Onofrio che è uno storico che mi ha accompagnato nella storia di Castelfidardo, per meglio capire e calarmi nella vita di Italo, un contadino che da una finestra della sua casa vedeva il mare e dall’altra la battaglia che ha poi di fatto unito il nord con il sud Italia verso poi i momenti finali dell’unificazione».
Ma chi è davvero Italo, il protagonista dello spettacolo?
«Italo è un contadino, è la memoria storica di Castelfidardo che riporta alla mente una battaglia fondamentale per il regno d’Italia e fatale per lo stato Pontificio. Vive tra vecchie foto, foglietti, notizie varie, pezzi di giornale e che cerca di passare la memoria di un’Italia che ancora doveva nascere proprio ad Italia, personaggio che sarà interpretato dalla soprano Annalisa Sprovieri». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico