Sergio Cammariere a Cartoceto «Ricordo sempre Pepi Morgia»

Il cantautore Sergio Cammariere
CARTOCETO - Sarà Sergio Cammariere a inaugurare la prima delle due domeniche di Cartoceto Dop, il Festival, in un progetto intimo ed affascinante per piano e voce. Un...

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CARTOCETO - Sarà Sergio Cammariere a inaugurare la prima delle due domeniche di Cartoceto Dop, il Festival, in un progetto intimo ed affascinante per piano e voce. Un concerto di grande spessore ed eleganza che porterà gli spettatori ad attraversare tutta la sua carriera musicale, in programma alle ore 18,30 nella magica atmosfera del Teatro del Trionfo. Musicista, compositore e interprete di rara e raffinata intensità espressiva Cammariere ha una innata predisposizione per la composizione musicale e l’improvvisazione. L’ultimo album “Piano” è solo strumentale, dopo tante canzoni interpretate e suonate.


Un piacere tornare nelle Marche? 
«È una cosa bellissima, mi ricordo di tanti concerti nelle Marche, anche prima che diventassi famoso, grazie al mio caro amico Pepi Morgia che creava bellissimi eventi che non dimenticherò mai. Quest’anno ho anche avuto il piacere di partecipare a Musicultura».

Nel suo ultimo album parla il cuore più delle parole? 
«È stata una sorta di scommessa: l’idea di fare un disco di solo piano mi è venuta nel 2010, quando ho realizzato la colonna sonora per Maria Sole Tognazzi nel documentario dedicato a suo padre. Sono passati 7 anni, ho raccolto le idee e ho deciso di inserire quasi tutti i brani scelti per alcune colonne sonore».

Tante le influenze musicali che accompagnano le sue composizioni: la musica non ha confini?
«Non solo la musica, anche le persone non dovrebbero avere confini. La musica porta contaminazione e ne abbiamo bisogno tutti, altrimenti ci inaridiamo. Più suoni con musicisti da tutto il mondo e più nasce la condivisione dell’anima che è fondamentale per l’arte». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico