SAN BENEDETTO - “L’abitudine di tornare” Carmen Consoli ce l’ha sempre: dopo sei anni di lontananza dalle scene, inanellando cinque sold out di fila;...
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Venerdì 12 febbraio la cantantessa salirà sul palco del PalaRiviera di San Benedetto (ore 21) con la sua band per metà composta da donne: Massimo Roccaforte, Fiamma Cardani, Luciana Luccini, Adriano Murania, Valentina Ferraiuolo - tamburellista del progetto le Malmaritate, prodotto dalla Narciso - e Claudia Della Gatta.
Pari Opportunità?
Dopo i fatti di Colonia mi sembra il minimo. Anzi, ho promesso che sarò io a molestare gli uomini della band ma a quanto pare sarebbe per loro un piacere.
Confusa e felice?
Ci sarà, ci sarà anche quella...non è in scaletta ma me la chiedono sempre nel bis. Il concerto che abbiamo preparato per quest’inverno è completamente diverso da quello già visto nei mesi scorsi. Lunghissimo. Imbraccio la chitarra elettrica, ci sono cambi di scena, natura e racconti. Sarà un viaggio suggestivo e inedito nella mia musica. Dopo i grandi raduni rock torno in un’atmosfera emotivamente più coinvolgente, quella del teatro con una formazione arricchita di strumenti e musicisti. Sarò al centro del palco insieme a basso e batteria, chitarra e tastiera ma anche violini, violoncelli e tamburelli.
Qual è la cifra di questo tour?
A parte il repertorio, con tutte le mie canzoni, la cosa più bella è il grande rapporto umano e l’intesa che si è creata tra i musicisti. Il teatro, poi, è una scelta artistica adatta a ricreare uno scambio quasi confidenziale col pubblico. Le mie canzoni sono storie, ricche di personaggi e situazioni narrative. Al racconto e ad una scena familiare e fantastica insieme sono ispirate le scenografie: pedane concave come libri su cui gli strumenti acustici suonano come sospesi in aria; specchi che riflettono la platea inglobandola nella scena; tantissime piante, tracce di una natura che irrompe nella quotidianità.
Pronta insomma per il tour europeo.
L’abbiamo rimandato a dopo la primavera.
Non se la sente, era a pochi passi dal Bataclan...
Ho un piccolo appartamento a Parigi e per fortuna quella sera non sono uscita. Sono stata fortunata anche perché non avevo trovato la carta d’imbarco per mio figlio che era rimasto a Catania. Non scorderò mai la sensazione di mancanza di protezione che ho provato quei giorni.
Diventerà una canzone?
No, per ora no, è troppo fresca l’emozione.
Tra quelle belle, invece, c’è stata la nomina a Cavaliere.
Sì, è stata davvero una grande sorpresa e ne sono fiera. La dedico alla memoria di mio padre che ne sarebbe stato orgoglioso.
Il suo nome è oramai anche una domanda da “l’Eredità”.
Vorrei dire al concorrente che ha perso un sacco di soldi a causa mia che aveva ragione e faccia ricorso. Mi chiamo Carla Carmen Consoli, aveva detto giusto.
Si esibirà a San Benedetto nei giorni di Sanremo.
Devo molto al Festival, sicuramente la popolarità al grande pubblico. E sono soprattutto grata ai miei fan che mi hanno aspettato tutto questo tempo nel quale ho dovuto curare gli affari di famiglia. E’ vero che il successo non è tutto che avrei potuto fare un’altra professione ma lo seguo sempre con molto interesse. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico