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CAMERANO - Nel suono c’è l’atmosfera sospesa di Neil Young. L’istintività dei Pavement. Il graffio di chitarra dei Grandaddy e l’incedere scomposto del primo Beck. Nei testi, invece, c’è la storia di una vita lunga 40 anni. Mr. Deadly One Bad Man, all’anagrafe Daniele Fioretti, è maturato artisticamente. E insieme alla sua cifra stilistica è cambiato anche il nome: diventato semplicemente Mr. D. Il cantautore di Camerano ha compiuto passi da gigante.
E dopo anni di musica, dischi e chilometri macinati prima con i The Gentlemens e poi in versione solista one man band, si ripresenta sulle scene con un disco di sicuro spessore che afferma a gran voce la nuova vita di Mr. D. Il 29 aprile uscirà su tutte le piattaforme digitali “Kid’s Dream” e la stessa sera ci sarà la presentazione ufficiale al Loop club di Osimo con il concerto in full band.
La nascita dell’album è già di per sé una storia.
«Ci siamo subito confrontati - continua Mr. D - e abbiamo deciso di approfittare di quel momento di solitudine per lavorare ai nuovi brani». Così ogni demo registrata veniva consegnata a Coletti per cominciare a dare impronta agli arrangiamenti e allo sviluppo stesso del brano. Poi la registrazione del disco «avvenuta a febbraio 2021 in una casa di campagna per mezzo dello studio mobile di Mattia». Quanta poesia. E’ stato registrato così anche il capolavoro di Neil Young del 1972: “Harvest”.
Il prossimo 29 aprile “Kid’s dream” verrà presentato dal vivo al Loop club di Osimo. «Luogo fondamentale anche perché il team del Loop è produttore esecutivo del disco» precisa Daniele. Mentre alla distribuzione del disco ci ha pensato un’altra importante realtà musicale marchigiana: la Bloody Sound Fucktory di Daniele Nando Luconi e Alessandro Gentili. «Infatti a metà giugno usciremo anche col formato in vinile» spiega l’artista, che ad Osimo si esibirà con la band composta da Paolo Fioretti al piano elettrico, synth, chitarra e steel guitar, e Yuri Lusenti alla batteria. «Per l’estate punto a fare solo qualche apertura - spiega Daniele - ma è sull’autunno inverno che punto di più». Il tour vero e proprio, infatti, vorrebbe farlo partire dopo l’estate. «Stiamo cercando una buona agenzia di booking - continua Mr. D - e poi si va a portare il disco sui palchi italiani». In trio o solista, la storia di Mr. D è pronta ad affascinare con quel suono caldo e avvolgente del folk-rock che sa tanto di mid west americano. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico