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ANCONA - L’estate è alle porte e il sole si fa sentire. Ma la nostra pelle reclama protezione. Gli esperti giungono in soccorso e ci forniscono le dritte per vivere al meglio la bella stagione. «Proteggere la pelle dai danni del sole è un’esigenza che ha origine antiche», spiega Patrizia Sacchi, medico estetico con vari studi nelle Marche tra cui Ancona e Jesi. In Egitto, ricorda, «si mescolavano argille e polveri minerali da applicare sulla pelle ma è solo all’inizio del XX secolo che si è capito il legame tra esposizione solare e tumori della pelle».
Il medico non ha dubbi: mai senza creme solari. Ma con criterio. «Deve essere quello basato sul proprio fototipo e cioè sul colore della propria pelle». La ricetta è servita.
L’esperta avverte: l’uso di creme solari non basta. «Molte creme non coprono con uniformità e i filtri chimici che contengono non vanno bene sia per le sostanze che ci immettono sia perché si esauriscono presto». La differenza è fondamentale. Spiega Sacchi: «I filtri fisici sono preparazioni che usano sostanze come l’ossido di zinco e il biossido di titanio e hanno proprietà riflettenti, lenitive e protettive e non vengono assorbiti dalla pelle». Quelli chimici, invece, «come il butylmethoxydibenzoylmethane, sono sostanze di sintesi che catturano l’energia dei raggi Uv ma possono provocare problemi alla pelle». Al momento, secondo Sacchi, «i filtri più sicuri per la pelle sono quelli fisici».
Sono cinque le regole d’oro per il sole, secondo il medico estetico. Anzitutto, valutare la zona dove ci si espone, mai esporre al sole diretto i bimbi di età inferiore ad un anno e per i più grandi evitare le ore centrali e cioè dalle 11 alle 16, quindi, indossare cappello e occhiali da sole e usare creme solari ad alta protezione applicandole spesso, anche dopo il bagno e all’ombra. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico