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ANCONA - Belle da paura. E chi meglio delle donne asiatiche possono insegnare i segreti di bellezza. Che, ormai, sono consolidati nel tempo e, una volta testati sulla propria pelle, non si abbandonano più. Davvero il top. Loro, le femme fatale per antonomasia, sono le più dedite alla cura della pelle e alle routine di skincare, famose per usare prodotti naturali e per essere poco amanti del trucco preferendo make up soft e nature.
Non a caso, negli ultimi tempi, l’Occidente è sommerso da brand coreani, cinesi e giapponesi. I cosmetici fermentati, solo per citare un caso recente, provengono dalla Corea. Ma siamo solo agli inizi.
Il primo step
Ancora una volta è la pulizia del viso il primo step per una pelle stupenda: quindi, occorre struccarla e detergerla con prodotti ad hoc.
Le maschere e i sieri
E tocca poi alle maschere e ai sieri, altri due step fondamentali. Le maschere coreane sono il top del top, come la super Tony Moly, uno dei marchi coreani più in voga, connubio ottimale tra tecnologia e ingredienti naturali: Tony è un termine inglese e significa “stiloso”, Moly, deriva dal giapponese “confezionare”. Ma ci sono anche quelle di JiiNJu. Che tra le tante propone quella al cetriolo o quella in tessuto nero con 23 grammi di siero con proprietà esfolianti per rinnovare il tessuto cellulare. Amabilissima. Particolare da segnare: le orientali usano maschere di ogni tipo per soddisfare le esigenze della loro pelle e utilizzano anche i pacth occhi e labbra. Neanche a dirlo, anche le maschere hanno solo ingredienti naturali. Quanto ai sieri, dipende da che zona è interessata. Per esempio, occorre uno opacizzante per un’area del viso oleosa e lucida, uno più secco invece per una zona più grassa. A voi, la scelta. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico