ANCONA - Si parte per un viaggio attraverso la regione, e nel tempo, alla Sala Boxe della Mole Vanvitelliana di Ancona, dove fino al 31 luglio sono esposti i 12 totem della...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Uno sguardo d’insieme su che cosa ha voluto dire l’esistenza della Regione per le Marche, uno stimolo per le sfide future», ha commentato il presidente Mastrovincenzo, sottolineandone «il ruolo, che negli anni si è evoluto, fino a diventare parte concreta della vita dei cittadini: basti pensare alla gestione delle emergenze sismiche, umanitarie e sanitarie». Con il supporto tecnico della Fondazione Marche Cultura, l’Ansa ha messo a disposizione archivi fotografici e notizie, che documentano mezzo secolo di attività politica e amministrativa. L’ente Regione Marche ha accompagnato le trasformazioni epocali, come quella dalla mezzadria alla conduzione diretta delle campagne; ha dato risposte a bisogni infrastrutturali, con opere titaniche, come la Quadrilatero; ha sostenuto onerosi impegni, come quello di assistenza ai rifugiati della guerra balcanica. Tra le tante immagini a colori, magnifiche sono le vedute dall’alto dei borghi antichi, che si contrappongono alle drammatiche istantanee dei soccorsi dopo gli eventi sismici. Le foto in bianco e nero documentano, dopo la seduta d’esordio dell’assemblea legislativa delle Marche, il 6 luglio del 1970, il lavoro dei campi con le prime macchine, la desolazione della frana Barducci ad Ancona, lo sviluppo manifatturiero.
Le tinte vivide e rassicuranti delle nostre campagne, delle località rivierasche, con i protagonisti della Blue Economy, e dei monti azzurri fanno a gara con il caleidoscopio dei costumi delle principali manifestazioni di spettacolo, da Pesaro a Macerata, con le parate di giovani assiepati per accogliere festanti i papi nelle loro visite pastorali. E poi, i presidenti della Repubblica: da Sandro Pertini, con la pipa in mano, nell’81, a Sergio Mattarella, incantato sui manoscritti del poeta di Recanati, nella più recente visita a Casa Leopardi, lo scorso anno, in occasione della riapertura dell’Orto dell’Infinito. La mostra è a ingresso libero, tutti i giorni dalle 15 alle 21. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico