Le opere inedite di Galliani per la mostra “Le tentazioni del disegno” alla Galleria Puccini di Ancona

Omar Galliani al lavoro nel suo studio
ANCONA - Il tratto elegante, etereo eppur incisivo, è capace di strappare alla bidimensionalità della carta, o della superficie del legno chiaro,...

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ANCONA - Il tratto elegante, etereo eppur incisivo, è capace di strappare alla bidimensionalità della carta, o della superficie del legno chiaro, profondità scultoree. Lo rivelano i disegni inediti di Omar Galliani, selezionati da Stefano Papetti per la mostra “Le tentazioni del disegno”, che si inaugura domani, venerdì 10 dicembre, alla Galleria Puccini ad Ancona.

 

L’autorevole storico dell’arte, direttore dei Musei Civici di Ascoli Piceno, presenterà la figura dell’artista, e le opere in esposizione, alle 16,30, nell’aula A2 della Facoltà di Economia, a Villarey (con esibizione del Green Pass e prenotazione alla e-mail: amia.gpuccini@gmail.com). Al termine dell’incontro, il pubblico si sposterà, con lui e con Omar Galliani, in galleria, a Corso Matteotti 31/A, per il taglio del nastro.
Le coordinate
«La lunga frequentazione con i grandi maestri del Rinascimento, alimentata dall’aver lungamente vissuto a Urbino, la città ideale nella quale si possono ancora assaporare l’armonia e la bellezza ideale cercate dagli artisti del passato, ha portato Galliani a dare compimento a una naturale inclinazione al disegno»: così Stefano Papetti offre, in catalogo, le coordinate dell’artista. «Se però – continua nel suo saggio - per Botticelli, per Leonardo e per Raffaello il disegno preparatorio rappresentava soltanto la tappa iniziale di un lungo processo creativo, che doveva poi portare alla realizzazione di opere caratterizzate da una straordinaria politezza formale, che discendeva da quel lungo iter preparatorio, per Galliani il disegno rappresenta non il punto di partenza ma quello di arrivo. Il disegno basta a se stesso... Nel disegno l’opera è già compiuta e non necessità di ulteriori passaggi».
Le forme e i contorni
Sembra infatti inutile il colore, in ogni sua opera, tanto più in quelle pittoriche. Il chiaroscuro e il gioco di contrasti tra luci e ombre, come nei capolavori del cinema muto, mettono in risalto, più di qualunque tavolozza, forme e contorni, raccontando storie di straordinaria bellezza e sensualità. Eppure, in gran parte della sua produzione, Galliani non rinuncia a un tocco di rosso o di turchino: libellule stilizzate o farfalle, che aleggiano accanto al profilo dei volti delle sue donne. O nervature di colli, anatomie di dorsi, scolpiti dalla sua mano sulla tela. Maestro dei ritratti, Omar Galliani è stato il primo tra i contemporanei a essere invitato a esporre al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Tra le sue mostre più recenti, ricordiamo la personale “Da e per Raffaello”, a Città di Castello, e “Baci rubati/Covid19”, da poco chiusa alla Tornabuoni Arte di Firenze: sessanta disegni a comporre un mosaico, a matita su tela, di raffigurazioni di baci, carezze, abbracci “smarriti” durante il lockdown. Infine, con la personale “Il disegno non ha tempo”, al Museo Marca di Catanzaro, Omar Galliani ha confermato la sua capacità di raffigurazione contemporanea in chiave classicista.
Le info


“Le tentazioni del disegno” resterà aperta alla Galleria d’Arte Puccini fino al 29 gennaio (dal mercoledì al sabato, dalle 17 alle 19,30). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico