Kammeroper con le sue tre opere in streaming sul sito del Teatro delle Muse

Una scena del "Flauto magico" a settembre sul palco della Mole
ANCONA - L’iniziativa presa dal Teatro delle Muse di Ancona è da accogliere con viva soddisfazione: da oggi 5 gennaio (a partire dalle ore 12), fino a tutto...

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ANCONA - L’iniziativa presa dal Teatro delle Muse di Ancona è da accogliere con viva soddisfazione: da oggi 5 gennaio (a partire dalle ore 12), fino a tutto dopodomani ( giovedì 7), sarà visibile in streaming sul sito della Fondazione del Teatro delle Muse (www.fondazionemuse.org), gratuitamente, il programma della rassegna di teatro musicale Kammeroper alla Mole, messa in scena in tre serate lo scorso settembre (nelle date 1, 5 e 9) all’interno del suggestivo spazio della Corte della Mole Vanvitelliana di Ancona, con unanime successo di pubblico e di critica.

 

 
Tre piccole opere (una per ciascuna serata), ovvero tre pièces lirico-teatrali di genere diverso, comprese tra Settecento e Ottocento, fuori dal consueto repertorio: l’apertura era all’insegna del noto intermezzo buffo napoletano “Il Maestro di cappella” di Domenico Cimarosa, (composto tra il 1786 e il 1793); seguiva in seconda data l’operetta parigina a tre voci “Pépito” di Jacques Offenbach (compositore tedesco naturalizzato francese), una sorta di opéra-comique (metà degli anni Cinquanta dell’Ottocento) che nello stile tipico del genere alterna brani cantati a dialoghi parlati; in ultima uscita veniva proposta la serenata teatrale “Marc’Antonio e Cleopatra” del compositore tedesco Johann Adolf Hasse, eseguita nel 1725 a Napoli da due stelle del palcoscenico del tempo, il contralto Vittoria Tesi e soprattutto il castrato Carlo Broschi Farinelli, il più grande dei famosi evirati cantori, qui nel ruolo “en travesti” della regina egizia. 
Nelle tre originali e godibilissime scelte di palcoscenico, da ascrivere a pieno merito al gusto e all’intelligenza di Vincenzo De Vivo, l’ideatore della rassegna nella sua veste di direttore artistico della stagione lirica del Teatro delle Muse, figurano com’è noto, tra i protagonisti, interpreti di grande prestigio, a cominciare dal baritono “buffo” Alessandro Corbelli, maestro cimarosiano di impagabile verve scenica, in sintonia con un timbro di voce di intensa e armoniosa musicalità. 


Con lui a seguire, nel delizioso atto unico di Offenbach, un altro grande collega del genere buffo, il baritono Alfonso Antoniozzi, nell’occasione anche responsabile della briosa e funzionale organizzazione scenica. Un’occasione insomma, questa dello streaming, per rivivere momenti di vero godimento in musica. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico