Corto Dorico, presentate le 21 opere finaliste provenienti da mezzo mondo

Una scena di “Eggshell” di Ryan William Harris
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ANCONA - Se il 2020 fosse stato un anno normale, a quest’ora noi cinefili stazioneremmo in pianta stabile nei pressi della anconetana Mole Vanvitelliana seguendo i diversi eventi di Corto Dorico numero diciassette. Seguitando a circolare il virus, il festival è stato rinviato al prossimo marzo (dal 20 al 28: dita incrociate fisse fino a primavera). Ma già ieri sono stati rivelati, sulla pagina Facebook del Festival, i titoli dei cortometraggi selezionati per questa edizione.

 

 
Corti provenienti da mezzo mondo e inseriti nelle tre sezioni principali: “Corto Slam”, la “Finalissima” (del concorso nazionale) e il concorso internazionale “A Corto di Diritti” in collaborazione con Amnesty International. A leggere i tre elenchi, il co-direttore artistico (assieme a Daniele Ciprì) Luca Caprara, l’attrice Rebecca Liberati e la responsabile, per Amnesty International Marche, del progetto “A Corto di Diritti” Francesca Gironi. Ventuno corti in totale. Per la Finalissima: “A disappearance” di Laura Spini e Laurence Brook; “Eggshell” di Ryan William Harris; “Finis Terrae” di Tommaso Frangini; “Inverno” di Giulio Mastromauro (già David di Donatello come Miglior Corto); “Pilgrims (Yolcular)” di Ali Asgari e Farnoosh Samadi; “Zheng” di Giacomo Sebastiani. Per il “Corto Slam”: “500 Calorie” di Cristina Spina, “Gas Station” di Olga Torrico; “J’ador” di Simone Bozzelli; “L’Ultimo Fascista” di Giulia Magda Martinez; “Les Aigles de Carthage” di Adriano Valerio; “Male Fadàu” di Matteo Incollu; “Quaranta Cavalli” di Luca Ciriello; “Stardust” di Antonio Andrisani. I film di “Corto Slam”, proiettati nella serata inaugurale, si contenderanno l’ultimo posto disponibile per la “Finalissima”: assegnato dal pubblico, come da tradizione.
Infine i titoli in lizza per il Premio Amnesty International “A Corto di Diritti”/“Short on Rights”, dedicato ai cortometraggi internazionali che trattano temi legati ai diritti umani: “22nd of April” di Cesare Maglioni; “Braids” di Ismail Dairki; “Marta” di Benoit Verdier e Julien Verdier; “Rebel” di Pierre-Philippe Chevigny; “The Visit” di Azadeh Moussavi; “XY” di Anna Karín Lárusdóttir e “La Historia de Mateo - Mateo’s Story” di Malona P. Bandelt.


E aspettando marzo? Sarà saggio tenere d’occhio il sito del Festival (Cortodorico.it) e la sua pagina Facebook. Corto Dorico rEsiste, e i prossimi quattro mesi saranno densi di appuntamenti virtuali: incontri, anteprime, aggiornamenti, news e molto altro. Prossima data da segnarsi, il 9 dicembre. Quando partirà il “Best of the Corti”, omaggio competitivo ai vincitore delle ultime dieci edizioni di Corto Dorico. Un vero e proprio campionato a gironi il cui vincitore, il “Corto dei Corti”, sarà deciso dal pubblico. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico