Corto Dorico, presentate le 21 opere finaliste provenienti da mezzo mondo

Una scena di “Eggshell” di Ryan William Harris
Una scena di “Eggshell” di Ryan William Harris
di Giovanni Guidi Buffarini
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Domenica 6 Dicembre 2020, 05:05

ANCONA - Se il 2020 fosse stato un anno normale, a quest’ora noi cinefili stazioneremmo in pianta stabile nei pressi della anconetana Mole Vanvitelliana seguendo i diversi eventi di Corto Dorico numero diciassette. Seguitando a circolare il virus, il festival è stato rinviato al prossimo marzo (dal 20 al 28: dita incrociate fisse fino a primavera). Ma già ieri sono stati rivelati, sulla pagina Facebook del Festival, i titoli dei cortometraggi selezionati per questa edizione.

 
Corti provenienti da mezzo mondo e inseriti nelle tre sezioni principali: “Corto Slam”, la “Finalissima” (del concorso nazionale) e il concorso internazionale “A Corto di Diritti” in collaborazione con Amnesty International. A leggere i tre elenchi, il co-direttore artistico (assieme a Daniele Ciprì) Luca Caprara, l’attrice Rebecca Liberati e la responsabile, per Amnesty International Marche, del progetto “A Corto di Diritti” Francesca Gironi. Ventuno corti in totale. Per la Finalissima: “A disappearance” di Laura Spini e Laurence Brook; “Eggshell” di Ryan William Harris; “Finis Terrae” di Tommaso Frangini; “Inverno” di Giulio Mastromauro (già David di Donatello come Miglior Corto); “Pilgrims (Yolcular)” di Ali Asgari e Farnoosh Samadi; “Zheng” di Giacomo Sebastiani. Per il “Corto Slam”: “500 Calorie” di Cristina Spina, “Gas Station” di Olga Torrico; “J’ador” di Simone Bozzelli; “L’Ultimo Fascista” di Giulia Magda Martinez; “Les Aigles de Carthage” di Adriano Valerio; “Male Fadàu” di Matteo Incollu; “Quaranta Cavalli” di Luca Ciriello; “Stardust” di Antonio Andrisani. I film di “Corto Slam”, proiettati nella serata inaugurale, si contenderanno l’ultimo posto disponibile per la “Finalissima”: assegnato dal pubblico, come da tradizione.
Infine i titoli in lizza per il Premio Amnesty International “A Corto di Diritti”/“Short on Rights”, dedicato ai cortometraggi internazionali che trattano temi legati ai diritti umani: “22nd of April” di Cesare Maglioni; “Braids” di Ismail Dairki; “Marta” di Benoit Verdier e Julien Verdier; “Rebel” di Pierre-Philippe Chevigny; “The Visit” di Azadeh Moussavi; “XY” di Anna Karín Lárusdóttir e “La Historia de Mateo - Mateo’s Story” di Malona P. Bandelt.
E aspettando marzo? Sarà saggio tenere d’occhio il sito del Festival (Cortodorico.it) e la sua pagina Facebook.

Corto Dorico rEsiste, e i prossimi quattro mesi saranno densi di appuntamenti virtuali: incontri, anteprime, aggiornamenti, news e molto altro. Prossima data da segnarsi, il 9 dicembre. Quando partirà il “Best of the Corti”, omaggio competitivo ai vincitore delle ultime dieci edizioni di Corto Dorico. Un vero e proprio campionato a gironi il cui vincitore, il “Corto dei Corti”, sarà deciso dal pubblico.

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