Open day a Monza in casa Roche, prima fra tutte le aziende farmaceutiche per ricerca e sviluppo con i suoi investimenti sempre più prossimi al 20% del fatturato totale, per...
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Il contributo delle donne
Sul palco, per ricevere l’ambìto riconoscimento direttamente dalle mani del presidente Maurizio de Cicco, un solo uomo e ben sette scienziati donna a testimoniare il prezioso contributo offerto dal mondo femminile anche nella produzione di studi nelle diverse discipline della medicina cui si rifà il premio: oncologia, ematologia, reumatologia, malattie respiratorie, disturbi della coagulazione, neuroscienze e relazioni medico-paziente. Quasi 500 i progetti candidati, più di due milioni di euro gli stanziamenti che Roche, nel 120esimo anniversario dalla fondazione, ha deciso di mettere in campo. «Il coraggio di fare ricerca fa parte della cultura della nostra azienda ed è alla base del nostro successo da oltre un secolo – ha sottolineato il presidente de Cicco che ha ripetuto il motto di quella che, nata come la “casa della vitamine”, oggi è conosciuta in tutto il mondo come la più importante industria delle biotecnologie – Quel che occorre fare oggi va fatto pensando ai bisogni del paziente di domani».
Tutti i premiati
Premiate per l’oncologia Michela Lupia, Giulia Bertolini, Silvia Pesce, Giulia Siravegna e Davide Maria Ferraris. Per le neuroscienze Flavie Strappazzon e Renata Francesca Marceglia. Per l’area ematologia Teresa Calimeri. Per il prossimo anno il premio “Roche per la ricerca” prevede finanziamenti per dodici progetti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico