ROMA «I colori attualmente in commercio e autorizzati all’uso per tatuaggi sono oggetto di controlli chimici e microbiologici, i primi alla ricerca di idrocarburi,...
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L’allarme
I controlli, continua Serra, «vengono fatti per autorizzare la commercializzazione e l’uso dei colori, e basta un nonnulla per far scattare l’allarme e i sequestri cautelativi: in questo, soprattutto il ministero è estremamente solerte. Noi personalmente, a giugno dell’anno scorso, abbiamo dato l’allarme al ministero della Salute circa un inchiostro nero marca Dynamic da noi fatto analizzare, pieno di Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) cancerogeni, sequestrato in tutta Italia dai Carabinieri della sanità».
L’ultima osservazione di Serra riguarda «il rigonfiamento e prurito del tatuaggio in corrispondenza dei bianchi, una assoluta novità per qualsiasi tatuatore esperto: tranne eventuali casi specialissimi (eritemi solari), il bianco non dà mai tali problemi e, se li desse, sarebbero dovuti alla nota maggior difficoltà d’inserimento dello stesso e al conseguente eventuale maggior trauma, ma in realtà la caratteristica negativa delle parti in bianco è di scolorirsi e sparire», conclude. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico