«Tatuaggi, la sicurezza è garantita
dalla qualità e dai tanti controlli»

«Tatuaggi, la sicurezza è garantita dalla qualità e dai tanti controlli»
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Martedì 26 Settembre 2017, 15:27
ROMA «I colori attualmente in commercio e autorizzati all’uso per tatuaggi sono oggetto di controlli chimici e microbiologici, i primi alla ricerca di idrocarburi, metalli e ammine aromatiche, i secondi di muffe e microrganismi». A precisarlo è Giuseppe Serra, presidente dell’Associazione tatuatori italiani riuniti (Atir) che interviene sullo studio pubblicato su ‘Scientific Reports’, dal quale è emerso che gli elementi che compongono l’inchiostro migrano dai tattoo e viaggiano all’interno del corpo in forma di micro e nanoparticelle, fino ai linfonodi. Il fenomeno delle particelle, micro o nano, che viaggiano e finiscono nei linfonodi, «è già conosciuto e segnalato ma senza che si sia potuto attribuirgli alcun effetto patogeno specifico - osserva Serra in una nota - Noi pensiamo che sarebbe più corretto attendere una eventuale risultanza in tal senso, prima di alimentare allarmismi a vuoto». L’esperto fa poi riferimento alla dichiarazione sui controlli sulla composizione chimica dei colori: «Se riferita a tatuatori e autorità sanitarie, perlomeno in Italia ed Europa c’è un’attenzione quasi morbosa alla struttura dei pigmenti usati - assicura il presidente dei tatuatori italiani - Se riferita al cliente tatuato è fuori luogo, perché non è di sua normale pertinenza una simile indagine».

L’allarme
I controlli, continua Serra, «vengono fatti per autorizzare la commercializzazione e l’uso dei colori, e basta un nonnulla per far scattare l’allarme e i sequestri cautelativi: in questo, soprattutto il ministero è estremamente solerte. Noi personalmente, a giugno dell’anno scorso, abbiamo dato l’allarme al ministero della Salute circa un inchiostro nero marca Dynamic da noi fatto analizzare, pieno di Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) cancerogeni, sequestrato in tutta Italia dai Carabinieri della sanità».
L’ultima osservazione di Serra riguarda «il rigonfiamento e prurito del tatuaggio in corrispondenza dei bianchi, una assoluta novità per qualsiasi tatuatore esperto: tranne eventuali casi specialissimi (eritemi solari), il bianco non dà mai tali problemi e, se li desse, sarebbero dovuti alla nota maggior difficoltà d’inserimento dello stesso e al conseguente eventuale maggior trauma, ma in realtà la caratteristica negativa delle parti in bianco è di scolorirsi e sparire», conclude.
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