Dopo il biomateriale da utilizzare come alternativa alle pelli animali e sintetiche, arriva il “filato dal vino”, che verrà utilizzato per la produzione di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’idea
«In collaborazione con le cantine vinicole, stiamo lavorando a un altro importante progetto per la valorizzazione, oltre che dei semi e delle bucce dell’uva, anche per i residui di potatura delle viti. Questi contengono composti polifunzionali dai quali possiamo produrre un filato innovativo che potrà essere usato per i settori moda, arredo e auto», ha illustrato Francesco Merlino, fondatore e direttore tecnico di Vegea. La nuova ricerca di Vegea è incentrata, quindi, oltre che sulla realizzazione di tessuti spalmati biobased alternativi alle pelli animali e sintetiche, anche sullo sviluppo di filati per la creazione di nuovi ‘tessuti dal vinò, andando ad utilizzare una materia totalmente vegetale e rinnovabile. Ogni anno dalla potatura delle vigne con le quali Vegea collabora, si ricavano 1.200 kg di tralci per ettaro. «È un onore essere stati selezionati come modello virtuoso di economia circolare che risolve le problematiche connesse al sistema economico lineare sempre più insostenibile, inefficiente e costoso in quanto produce rifiuti, inquinamento e sfruttamento delle risorse naturali», ha commentato Francesco Merlino. Vegea nasce nel 2016 a Milano come azienda produttrice di biomateriali da utilizzare nei settori moda, arredo, automobile e trasporti. I due fondatori sono Gianpiero Tessitore, architetto, e Francesco Merlino, chimico industriale. Da gennaio 2017 l’azienda è insediata presso Progetto Manifattura, incubatore clean tech di Trentino Sviluppo e polo dell’economia circolare. Un esempio di made in Italy, quello di Vegea, capace di unire due grandi eccellenze italiane: moda e vino, conosciute in tutto il mondo come icone di stile, per l’alta qualità dei prodotti e la grande tradizione artistica e manifatturiera. «Il nostro obiettivo nel 2018 sarà stabilire importanti collaborazioni con i più grandi brand di moda». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico