Una delle colonne del nuovo brand “Bianchelli d’Autore” è la cantina Di Sante, azienda a gestione familiare che tramanda la passione per il vino dal...
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Vigneti e uliveti
Attorno alla cantina, lungo i pendii della zona di Carignano, vi sono 30 ettari di vigneto e un uliveto di quasi 3.000 piante, alcune delle quali secolari, tutti coltivati con metodo biologico. L’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente è uno degli obiettivi primari della famiglia Di Sante. La garanzia di genuinità e qualità sta nel fatto che tutto il procedimento, nel passaggio dalla vigna alla cantina, è seguito passo per passo dalla famiglia, unendo antiche e moderne tecniche agronomiche ed enologiche. «I vitigni autoctoni come Biancame, Sangiovese e Montepulciano - racconta il figlio di Oddo, Tommaso Di Sante - affondano storicamente le loro radici nella vallata del fiume Metauro, dalle sue rive alle colline circostanti. Le loro pendici, esposte al sole a sud-ovest sud-est, scendono dolcemente verso il mare e sono le più adatte alla coltivazione. Anche se la nostra passione principale è per i vitigni autoctoni, recentemente abbiamo arricchito la produzione con vitigni internazionali quali Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Chardonnay e Sauvignon». La coltura dell’ulivo ha una tradizione millenaria nelle zone attorno al Metauro: un clima mite e un suolo composto prevalentemente di tufo e arenaria, ne garantiscono l’eccellenza. Raggiola, Leccino, Frantoio e Moraiolo, sono le basi per un olio extravergine biologico di primissima qualità.
Il biologico
Tra i primi a scegliere il biologico, già nel 2000, nel rispetto della tradizione ereditata dal bisnonno Timoteo e da nonno Oddo, l’azienda Di Sante è stata in grado di abbinare esperienza e tecnologia, coadiuvati dal supporto agronomico di un enologo esterno: «Uno dei nostri segni distintivi è la raccolta manuale delle uve durante la vendemmia, - prosegue Di Sante - che, successivamente, vengono lavorate direttamente nella cantina di via Carignano, raffreddate con crio-macerazione e pigiate con pressatura soffice, in assenza di ossigeno e a temperatura controllata, con l’utilizzo di energie rinnovabili. Durante tutto il processo fermentativo i mosti vengono tenuti a temperatura controllata, al fine di esaltare gli aromi già presenti nell’uva senza stravolgere la vera identità e i veri sapori della tradizione e conservando l’autenticità e i grandi sapori originali e distintivi dei nostri vitigni autoctoni». La stessa cosa vale per le olive, raccolte nella seconda metà di ottobre, in modo rigorosamente manuale: vengono prima defoliate e poi molinate con il metodo di frangitura a pietra ed estrazione a freddo, con impianti a ciclo continuo, che permettono di mantenere integri i profumi e i sapori caratteristici del frutto. «Da alcuni anni poi, siamo entrati nel circuito delle Fattorie didattiche che ci permette sia di divulgare la passione per un bere responsabile e di qualità, con degustazioni dei nostri vini e delle eccellenze gastronomiche del territorio, che di collaborare con le scuole per trasmettere l’amore e il rispetto per la terra e per la coltura di viti e ulivi».
I prodotti
Una delle caratteristiche dei vini Di Sante è quella di avere una dedica speciale ai membri della famiglia. A partire dal “Timoteo”, dedicato al bisnonno, al “Giglio”, un Bianchello del Metauro Doc superiore, con note di frutta gialla estiva e matura, caldo, pieno e strutturato, dedicato alla mamma di Tommaso, Gigliola. Quasi in un omaggio a Rossini, troviamo “Gazza”, nelle due versioni Colli Pesaresi Doc Sangiovese e Bianchello del Metauro Doc: entrambi con un tenore alcolico non elevato ma di buona bevibilità per andare incontro alle nuove esigenze dei consumatori, dai profumi e sentori giovani e immediati. Il nome, in realtà, riprende il toponimo delle antiche mappe della zona in cui sono impiantati i vigneti da cui vengono i due vini. In onore dei figli di Tommaso, troviamo “Gemma”, un Bianco Igt da uve Chardonnay e Sauvignon dedicato alla primogenita Emma, mentre “A Francesco” è un passito di Bianchello rotondo e piacevole dedicato al secondogenito. Infine “Agape” è un ottimo spumante Brut di Bianchello e Chardonnay. Una curiosità: Di Sante produce anche uno speciale “Succo d’uva” Sangiovese che, senza acqua o zucchero aggiunto, è una bevanda sana, genuina ed energetica, che va bene anche per sportivi e per preparare ottimi cocktail.
“Timoteo”, un Sangiovese che segna le origini
”Timoteo”, Colli Pesaresi Doc è un Sangiovese Riserva, con una spiccata nota di frutti rossi giovani, morbido ed elegante. È la prima bottiglia della cantina, uscita nel 2003, il cui nome è un’evidente dedica al bisnonno Timoteo, capostipite dell’azienda. Uvaggio: Sangiovese 85% e Montepulciano 15%. Vinificazione
in rosso con fermentazione a temperatura controllata e macerazione per 15-20 giorni, affinamento per 12/18 mesi in botti piccole (barrique e tonneau) e botti grandi di rovere.
Info Timoteo Colli Pesaresi Doc Alcol: 14% Temperatura di servizio: 18-20°
Costo: 8 euro. Azienda Agraria Di Sante, Fano Cantina: via Carignano 89/C, 0721885627 Punto vendita: via Antinori 28, 0721866212. Web: www.disantevini.it Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico