Correndo sui Navigli, Cristina Ercoli, in arte Cristina Colier, non ha neanche il fiatone. «Il corpo è uno strumento di lavoro», dice la modella nata a Porto...
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Una vita da copertina
Il treno di scatti pubblicati su twitter non lascia interpretazioni e la diretta interessata lo conferma. Cristina ama stare davanti all’obiettivo. «Sì, mi diverte, anche perché sono abbastanza esibizionista: sempre con Ricciardi ho posato da poco in servizio ispirato a 007. E poi mi piace indossare abiti stravaganti quando partecipo a eventi. Che cosa deve fare quando è ospite di una serata? Nulla in particolare: in genere ci chiamano quando serve la presenza di belle ragazze, dopodiché ci divertiamo come gli altri». Se il corpo è uno strumento di lavoro, è giusto anche curarlo. E Cristina magari fa sport anche per limitare i danni delle notti insonni? «No, no: adoro fare sport, è la mia droga!».
Nostalgia canaglia
Un passaggio interessante del confronto con Cristina è il suo legame con le Marche, la terra di origine per la quale la nostalgia è a corrente alternata. «Nostalgia? Per certe cose sì, ma comunque ho conservato la semplicità della nostra cultura. Però le Marche non offrono granché a chi fa il mio lavoro. Nel senso che da noi si è rimasti troppo legati ai concorsi di bellezza tradizionali, che qui a Milano non vanno più». Che cosa si richiede ora nella capitale italiana della moda? «Intanto l’altezza e la taglia 40/42 al massimo. Io sono alta un metro e ottantadue, una rarità dalle nostre parti... Una cosa per cui da piccola ne avevo anche sofferto anche perché ero timida. Poi questo lavoro e prima ancora qualche esperienza teatrale mi hanno aiutato a vincere la timidezza». E di sicuro a Cristina non mancano le idee chiare quando si parla di progetti per il futuro? «Mi piacerebbe fare tv: di recente ho partecipato a un casting di Mediaset per un reality che partirà in autunno. Sembra che abbia buone possibilità... Il Grande Fratello? Beh, no: ora c’è solo quello vip. Un giorno, magari... Sì, chissà! Però per sfondare in tv ci vogliono anche le foto sui giornali di gossip...». Territorio ghiotto, il gossip: e come si fa ad avere le foto sui giornali di gossip? «Magari facendosi fotografare con qualche calciatore molto conosciuto: ho avuto qualche legame sentimentale in quell’ambiente». Ma non si è concretizzato: Cristina proprio in questi giorni si è innamorata e si trova a Napoli. «Sono con lui, ho trovato l’amore. Si chiama Fabrizio Follieri. Difficile avere una relazione nel mio mondo perché ti sposti di continuo: io ho sempre il trolley pronto. Quindi è facilissimo che subentrino gelosia e litigi. In generale, poi, in questa città i rapporti umani sono spesso freddi e cinici».
Il lato oscuro del fashion
Insomma anche il mondo patinato delle passerelle e del fashion ha un suo lato oscuro. Anche se Cristina ha imparato a navigare sui Navigli... e tra i rischi della professione. «Mi piace incontrare tanta gente. La mia migliore amica è Rosy Gattuso, della prima edizione de “La pupa e il secchione”, e poi qui c’è anche mia sorella. Modella pure lei? No, lei è una fashion buyer: gira il mondo per scegliere le collezioni. Potremmo anche lavorare insieme un giorno: sarebbe bellissimo, ci abbiamo anche pensato, ma non è per adesso». I genitori che dicono? «In verità ci vorrebbero giù, ma io non ho intenzione di tornare: dopo Milano, vorrei andare a New York». Come dire: Porto Sant’Elpidio più avanti, molto più avanti.
Un exit strategy, nel dubbio
Anche se, la prudenza non è mai troppa. Per sicurezza, Cristina Colier, ce l’ha un piano B? «Sì, certo: sono laureata in Pedagogia e ho fatto anche supplenze a scuola». Vista la sua formazione, che consiglio darebbe a una ragazza che pur di fare la modella magari smette di mangiare? «Essere innanzitutto forti dentro: è capitato anche a me che mi dicessero che ero ingrassata di un chilo. Magari basta fare più sport e tutto si risolve, ma mai smettere di pensare a se stesse».
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Corriere Adriatico