I colori sono la vera magia. Antonio Ciotola, chef del ristorante “Taverna degli archi” di Belvedere Ostrense, riesce a visualizzare il mondo colorato anche se i suoi...
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Se inizialmente la scelta di diventare cuoco era una garanzia professionale, in poco tempo fu la passione a prevalere collezionando esperienze in più città europee. Equilibrio, «che è frutto della padronanza della materia prima», ingredienti ben distinguibili dal cliente e piatti pieni di colori: questi sono i tre cardini. «Data la mia non vedenza mi piace giocare con i colori per dare vivacità ai piatti. Tatto, udito e olfatto sono i sensi che ho sviluppato di più, ma la mia memoria è viva e ancora più sviluppata». Immaginare il piatto prima di realizzarlo, per poter dare consistenza e sapore, è la sua tecnica in cucina, «dove l’unico aiuto quotidiano è mia suocera che impiatta, quando non lo faccio io, o decora». Il suo consiglio, per tutti, «è fare un gioco a tavola: mangiare bendati per assaporare meglio la pietanza». Chi non lo avesse provato, ci provi è emozione pura.
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Corriere Adriatico