Stuprata dal branco a Catania, tre dei ragazzi egiziani: «Eravamo lì a passeggio, non abbiamo fatto nulla». La 13enne li ha riconosciuti

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«Ero terrorizzata». La vittima adesso è determinata ad avere giustizia

La vittima è stata lucida e collaborativa fin dalle prime battute dell’indagine. Nessun tentennamento a dispetto della sua giovanissima età. Determinata ad avere giustizia, ma molto matura nel non cedere alla tentazione di una vendetta sommaria. Lo ha dimostrato indicando solo tre dei sette fermati. Sono gli unici di cui ricorda il volto. «Ero terrorizzata, impanicata», ha raccontato ai carabinieri dopo la violenza. La ragazzina è poi riuscita a liberarsi e chiedere aiuto e ha sporto denuncia descrivendo anche i violentatori. «Dicevo “smettila! Basta! Smettila», ha detto. «Poi alzando la testa mi sono accorta che dal soffitto del bagno, comunicante con gli altri due, vi erano due ragazzi del branco (uno a seguire l’altro) che ci guardavano». La ragazza ha riconosciuto i suoi violentatori.

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