Rossella Cominotti uccisa con un rasoio. Il marito confessa: «Volevamo morire insieme, io non ce l'ho fatta»

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Rossella Cominotti uccisa con un rasoio. Il marito confessa: «Volevamo morire insieme, io non ce l'ho fatta»
«Volevamo farla finita. Prima dovevo...

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«Volevamo farla finita. Prima dovevo uccidere lei, poi mi sarei tolto la vita io. Ma alla fine non ce l'ho fatta». L'avrebbe detto nel corso dell'interrogatorio Alfredo Zenucchi, il marito della donna di 53 anni trovata morta questa mattina in un albergo a Mattarana, nel comune di Carrodano, in provincia di La Spezia. Per uccidere Rossella Cominotti sarebbe stato usato un rasoio, ritrovato dai carabinieri di La Spezia sul luogo del delitto. La confessione del femminicidio sarebbe così arrivata dopo l'interrogatorio. Restano però ancora da chiarire i motivi del progetto di omicidio-suicidio. Fermato nel pomeriggio dopo ore di ricerche dai carabinieri, l'uomo al momento è in stato di fermo con l'accusa di omicidio e sarà portato nel carcere di Massa Carrara.

I vicini: «Era una coppia schiva»

Riservati, «persino schivi» a dispetto del lavoro che avevano deciso di svolgere, gli edicolanti, sempre a contatto con la gente. Così i vicini di casa di Cavatigozzi e i clienti di Bonemerse descrivono Rossella Cominotti e Alfredo Zenucchi, lei trovata morta ammazzata questa mattina in una stanza dell'Antica Locanda Luigina a Mattarana, nello Spezzino, e lui fermato nel primo pomeriggio a Pontremoli, dopo una fuga nemmeno organizzata, e infatti durata una manciata di ore. In provincia di Cremona, tra il quartiere del capoluogo dove abitavano in una villetta a schiera e il paese della cintura cittadina dove da poco più di un anno avevano rilevato l'attività, «più di una volta trovata chiusa», parlano di una coppia come tante. «Mai sentiti urlare, mai assistito a liti particolari».

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