Natale 2023, le ricette: i piatti tipici della Vigilia da Nord a Sud. Le cene a base di pesce e le tradizioni locali

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Le ricette del Sud Italia per le feste

I piatti tipici natalizi della tradizione campana sono tanti e ogni provincia ha il suo signature dish di Natale, ma una pietanza che davvero non può mancare la sera del 24 è la pizza di scarola, l’antipasto per eccellenza. Non c’è Vigilia di Natale degna di questo nome, poi, senza un buon piatto di spaghetti con le vongole, primo piatto molto amato dai partenopei. Dopo, porzioni abbondanti di capitone e baccalà fritto. I dolci sono fondamentali: struffoli, roccocò, mostacciuoli, susamielli e chi più ne ha più ne metta.

In Molise, invece, antipasto di salumi, frittura mista e calzoni di ricotta. Per i primi piatti trionfano i sapori più disparati: dalla zuppa di triglie al pancotto con le verdure di stagione, dai maccheroni al cavolfiore agli spaghetti con le seppie, la tavola molisana ha molte sfaccettature. In Puglia, tra gli antipasti troviamo la focaccia. Il resto del menù non può non ispirarsi alla tradizione marina: dominano quindi i cavatelli ai frutti di mare. Per quanto riguarda i secondi, domina il baccalà fritto, ma c’è anche spazio per la cucina dell’entroterra che si declina nell’agnello al forno con patate alla leccese, accompagnato dalle cime di rapa stufate. Le cartellate, infine, sono il dolce tipico del Natale pugliese.

Il pranzo di Natale in Calabria prevede un antipasto a base di salumi e formaggi del territorio (caciocavallo silano, pecorino crotonese…) affiancati da crespelle e frittelle di cavolfiore e dall’insalata di baccalà con “cancariddi cruschi”. Tra i primi piatti tipici natalizi, spiccano gli spaghetti con le alici e la mollica di pane a cui è buona norma aggiungere un pizzico di peperoncino rosso. Segue lo stoccafisso con le patate. I dolci sono tanti e tutti degni di nota: le crocette di fichi secchi, dette anche “crucitti”, a base di cannella, noci, zucchero e scorza d’arancia, seguiti dai turdilli, degli gnocchi dolci fritti, ricoperti di miele e confettini colorati.

Il menu di Natale siciliano prevede come antipasto le Crispelle “c’angiova” (ricotta fresca), pasta cresciuta, fritta e fragrante a cui è praticamente impossibile resistere. Anche sulle tavole sicule, domina il baccalà in pastella fritto. La carrellata di Natale prosegue con il falsomagro: stiamo parlando di carne che è tutto tranne che magra. Un innocente rotolo che cela al suo interno un ripieno fatto di salsiccia, formaggio, prezzemolo e cipollotti, il tutto adagiato su una bella fetta di mortadella o di pancetta.

A seguire, i dolci tipici siciliani: cuccia, Buccellato (e buccellatini), Cobaita, Nucatuli, Mostaccioli, Sfinci, che nel periodo natalizio diventano sfincie riempiendosi di crema pasticcera , dolcetti con i fichi, Cuddureddi , cous cous dolce e la regina della Sicilia: la cassata.

In Sardegna, infine, troviamo gli ‘Iscabecciu’: piccoli pesciolini impanati con la semola di grano duro e fritti insieme ad aglio e pomodorini, affiancati dalle Orziadas, anemoni di mare impanati e fritti serviti con pepe e limone. I primi che prevalgono sono i Culigones de casu, ravioli di formaggio stagionato, il massimo è con pecorino e verdure o con cavolo, zafferano e noce moscata conditi con sugo di pomodoro bello ristretto e servito con pecorino, ovviamente.

Altro classico sardo delle feste di Natale gli gnocchetti di semola con il sugo d’agnello, per cui è prevista una versione ‘marinara’ a base di spaghetti con verdura e pesce preparati con gamberoni e zucchine, oppure la classica fregola con i frutti di mare. Per chi non si accontenta mai, un altro piatto tipico che potete trovare sulle tavole della Sardegna sono le linguine con riccio. Sul secondo non scherziamo, perché il re della tavola è lui: il porceddu. Potete trovare anche anguilla alla brace, seppie ripiene e chi più ne ha più ne metta, ma il re è lui, non c’è storia. Uno dei dolci più rappresentativi del Natale in Sardegna è il pabassinas, un dolce a base di frutta secca, uvetta, arancia candita, anice e mosto di vino bollito.

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