Fedez: «Se sono qui è solo per la mia famiglia. Dolore talmente forte che ho pensato anche a gesti estremi»

2 di 5
Dalla malattia alla depressione Inizia parlando...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Dalla malattia alla depressione

Inizia parlando di salute mentale Fedez. Intervistato da Mara Venier, il cantante ha raccontato la sua storia e la sua esperienza: «Siamo portati a pensare che bisogna tenere il fisico sano, ma fisico e mente vanno di pari passo. Anzi, a volte la mente è anche più importante. Si parla poco di salute mentale. Ho dovuto fare i conti con la paura di morire. Affrontare un tema del genere in un modo così precoce non è sano. È traumatico per la mente. Anche dopo aver curato la malattia mi sono portato dietro degli strascichi. Volevo fare indigestione di vita, uscivo sempre, facevo più cose possibili. Il tutto insieme a una cura farmacologica. Mi sono trovato a prendere sette psicofarmaci di natura diversa contemporanteamente. Non dormivo, ero molto agitato, non ero lucido. Ho fatto cose strambe, mettendo a rischio la stabilità della mia famiglia. È stato un percorso molto difficile uscirne fuori. Dopo Sanremo ero nel culmine della mia poca lucidità. Dopo qualche settimana la mia bocca ha smesso di funzionare. Ho avuto tic nervosi e non riuscivo a parlare in maniera fluida. Ho stoppato antidepressivi e farmaci senza scalare. Sono stato due settimane senza riuscire a camminare, non riuscivo a distinguere i sogni dalla realtà. Il percorso più difficile è stato dopo. Sono caduto in una depressione molto profonda. Se ne esce facendosi seguire dagli specialisti. Ora in Italia fare questa cosa è un privilegio. Così come la salute del corpo deve essere coperta dal SSN, anche la salute della mente deve essere messa sullo stesso piano, perché non può essere un privilegio per pochi. Dev’essere un diritto per tutti quanti. Se io oggi sono ancora qua è solo per la mia famiglia. A volte il dolore è talmente forte che pensi anche a gesti estremi. Ma ci sono responsabilità, ci sono i figli. Il pensiero di recare un danno così grave alle persone a cui tieni di più ti frena». Per questo motivo il cantante ha annunciato di voler produrre un documentario su Franco Basaglia, psichiatra e neurologo italiano, innovatore nel campo della salute mentale.

2 di 5
Pediatri, quasi la metà verso la pensione: entro il 2026 ne usciranno 57, il turn-over è un incubo
Topi all’ospedale, scatta l’intervento: condotta sanificata in sala operatoria
Truffata dal cugino broker, spariscono 50mila euro: «Ricca e denuncia tardiva», caso archiviato
Arrivati ad Ancona i 67 migranti dell'Ocean Viking: nel gruppo ci sono anche tre minori VIDEO
Muore a 23 anni accoltellato nella rissa, due arresti e task force per l'allarme sicurezza