L'elezione del Presidente, Acquaroli: «Oggi cambia la musica, entro domani novità. Accordo vicino»

Il governatore Francesco Acquaroli
Da oggi inizia una fase completamente nuova per la corsa al Quirinale. La fase nella quale non servirà una maggioranza bulgara per essere eletti, un numero di voti...

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Da oggi inizia una fase completamente nuova per la corsa al Quirinale. La fase nella quale non servirà una maggioranza bulgara per essere eletti, un numero di voti francamente impossibili da raggiungere in una situazione fluida come quella che stiamo osservando in questi giorni. Da oggi serve solo la maggioranza assoluta. Tradotto: la metà dei votanti più uno. Sempre complessa, ma insomma, un’impresa meno disperata. In questa fase spero che il centrodestra riesca a proporre e sostenere una candidatura da condividere con i grandi elettori. Ieri ad esempio la scelta di Guido Crosetto che avrebbe dovuto raccogliere soltanto i voti di Fratelli d’Italia è andata molto oltre l’area politico culturale di centrodestra. E i numeri usciti dallo scrutinio sono inequivocabili.

 

Sono convinto che questo stallo si possa superare solo nei fatti, cercando di proporre figure credibili che possano essere garanti di tutti gli organi dello Stato. La terna proposta dal centrodestra rispecchiava questi parametri e sono ottimista sul fatto che i leader della coalizione riusciranno (prima o poi) a trovare una convergenza in grado di superare questa fase. Però, sia chiaro: è importante che ciascuno faccia un passo in avanti verso l’altro e viceversa. Come ho già scritto ieri con i veti incrociati non si va molto lontano, anzi non si va da nessuna parte. E questo dentro un periodo che dura da due anni nei quali il Paese sta soffrendo le pene dell’inferno causa Covid, una tragedia che non smettere di produrre morti a centinaia nonostante i tanti provvedimenti restrittivi presi dal governo centrale e da quello regionale. Ma se - tornando alle elezioni del Presidente della Repubblica - non c’è stata una soluzione fino alla fase attuale con la maggioranza assoluta, come prevede a questo punto la costituzione, bisogna fare delle proposte. E nell’urna di stamattina (si comincerà a votare prima delle 12) qualcosa si potrà intuire. Ribadisco: la mia parte politica è nota, ma sono convinto che il centrosinistra non possa pretendere di decidere chi è bianco e chi è nero per diritto divino. Soprattutto quando non ha i voti per farlo: come in questo caso. Credo comunque che massimo entro domani si arriverà all’elezione.

*governatore della Regione Marche
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Corriere Adriatico