Da oggi inizia una fase completamente nuova per la corsa al Quirinale. La fase nella quale non servirà una maggioranza bulgara per essere eletti, un numero di voti francamente impossibili da raggiungere in una situazione fluida come quella che stiamo osservando in questi giorni. Da oggi serve solo la maggioranza assoluta. Tradotto: la metà dei votanti più uno. Sempre complessa, ma insomma, un’impresa meno disperata. In questa fase spero che il centrodestra riesca a proporre e sostenere una candidatura da condividere con i grandi elettori. Ieri ad esempio la scelta di Guido Crosetto che avrebbe dovuto raccogliere soltanto i voti di Fratelli d’Italia è andata molto oltre l’area politico culturale di centrodestra. E i numeri usciti dallo scrutinio sono inequivocabili.
Sono convinto che questo stallo si possa superare solo nei fatti, cercando di proporre figure credibili che possano essere garanti di tutti gli organi dello Stato. La terna proposta dal centrodestra rispecchiava questi parametri e sono ottimista sul fatto che i leader della coalizione riusciranno (prima o poi) a trovare una convergenza in grado di superare questa fase. Però, sia chiaro: è importante che ciascuno faccia un passo in avanti verso l’altro e viceversa.
*governatore della Regione Marche
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