L'elezione del Presidente, Dino Latini: «La cosa da salvare è il caffè della Segre»

Dino Latini, presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche
Non c’è accordo e allora per contarsi il centrodestra ha adottato ieri il sistema dell’astensione, mentre dal centrosinistra, dalle schede bianche saltano fuori...

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Non c’è accordo e allora per contarsi il centrodestra ha adottato ieri il sistema dell’astensione, mentre dal centrosinistra, dalle schede bianche saltano fuori oltre 160 voti per Mattarella. Delusione, rammarico e paura che ci si allontani dalla fumata bianca.

 

Renzo Piano calmo e distante segnala la pazienza dei senatori a vita, Liliana Segre richiesta da tutti è la giornata della memoria e con estrema gentilezza sospira per un caffè. Tanti vanno da Casini, prima del suo voto, e riceve dallo stesso un sorriso e nasconde la delusione di essere stato ad un passo per essere il candidato di molti. Ma una scarto improvviso della Lega, per non rompere con FdI, ha riportato Casini tra quelli che sono sospesi. Paolo Romani intercette Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella che arriva nel primo pomeriggio e dietro si trascina uno stuolo di giornalisti. Tabacci con il tablet in mano si mette sempre nella stessa posizione nel Transatlantico e via via benedice Bonaccini, alcuni giovani ed il duo Verducci-Orfini. L’incontro del vertice del centrodestra all’alba non può che prendere atto che ieri era inutile forzare su un nome, dell’astensione è l’unica forma di evitare fughe in avanti. Ugualmente il centro sinistra che molto più criptico lascia capire che su Elisabetta Belloni, potrebbe votare risolvendosi cosi un problema prima in casa sua poi per l’Italia. Il rischio che il centrodestra si spacchi su un nome condiviso sulla sinistra, quello che ferma ancora un accordo. Conte alla Bouvette ha via via tanti dei suoi che gli spiegano la situazione, a lui se la cava rimandando sui discorsi universitari. Alla fine un risultato che tutti sapevamo un nulla di fatto: viene mascherato come una grande riscossa della politica della centralità del Parlamento che tradotto pero significa l’emergere di ogni singolo grande elettore. Ieri sera di il nuovo vertice del centro destra che stamattina alle 9,30 dirà le mosse da compiere ai suoi grandi elettori e ugualmente il centrosinistra riunito in modo permanente attende di conoscere come comportarsi nell’emiciclo, perdere ancora un giorno potrebbe permettere una scelta giusta ma incomprensibile fuori dal palazzo. Questo tutti lo sanno. E cercano di tagliare il tempo e non sbagliare le mosse.

* presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche

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Corriere Adriatico