Sgarbi sposa il sindaco di Urbino: «Il matrimonio civile è un atto di sfiducia ma sono commosso: congratulazioni»

Il sindaco Maurizio Gambini con la moglie Germana Meliffi e Vittorio Sgarbi che li ha uniti in matrimonio
URBINO - Maurizio Gambini, sindaco di Urbino da giugno 2014, alle 11 di ieri, minuto più minuto meno, ha detto sì, in Comune, con rito civile ed in seconde nozze,...

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URBINO - Maurizio Gambini, sindaco di Urbino da giugno 2014, alle 11 di ieri, minuto più minuto meno, ha detto sì, in Comune, con rito civile ed in seconde nozze, alla sua amata compagna urbaniese Germana Meliffi. Sono diventati ufficialmente marito e moglie. A unirli in matrimonio Vittorio Sgarbi che di Urbino è prosindaco.

 

Maurizio Gambini, nato il 28 marzo 1960, fondatore del Consorzio Agricoltori Biologici “TerraBio” Società Cooperativa, socio e amministratore di una società di servizi in agricoltura e trasporti, oltre a essere imprenditore agricolo che si occupa di coltivazioni biologiche di cereali e altri seminativi, non ha potuto presiedere la cerimonia in qualità di sindaco e dunque ufficiale di stato civile essendo contemporaneamente anche lo sposo. Allora niente di meglio del prosindaco Vittorio Sgarbi a officiare il matrimonio con la sorella di Germana, Giovanna Meliffi, a fare da cerimoniere.

Il critico d’arte è sopraggiunto sotto i torricini in orario perfetto e questo è stato sicuramente un regalo davvero sospirato dai presenti visto che il “Vittorio Nazionale” non è sicuramente personaggio tra i più ligi sostenitori dell’appuntamento “spacca minuti”. Tutt’altro. Grande festa, dunque, nella sede del Municipio e tanti auguri alla illustre coppia fuori dove si è creato un piccolo assembramento.

«Personalmente – ha sottolineato Sgarbi togliendosi di dosso l’aureola del “prolissismo” - tendo a credere che il matrimonio civile sia una forma di sfiducia reciproca: non mi fido che mi ami, allora ti sposo. Potremmo dire che oggi ho celebrato un atto di sfiducia. Tuttavia sono commosso, perché capisco che è un momento importante nella vita di una coppia e sono felice che abbiano scelto me per celebrare il matrimonio. Non ho fatto nulla per dissuadere Maurizio – ha concluso il parlamentare Sgarbi - e se è arrivato fin qui vuol dire che ha fatto la cosa giusta, quindi non posso che congratularmi». 

Rinviato il pranzo alla Ginestra


Tra gli invitati (davvero un pugno per il protocollo di misure anti-Covid) gli assessori ed i consiglieri, i suoi più stretti collaboratori, i sindaci di Petriano e di Tavullia, l’assessore regionale Aguzzi e l’amministratore delegato di Mms Tiviroli. Testimone per il primo cittadino, il fratello Gabriele, mentre “un’amica” per Germana. A portare gli anelli la figlia degli sposi Lucia. Fuori ad attendere i due sposi tutti i numerosi dipendenti, amici e conoscenti che hanno gettato il fatidico riso con petali di rose rosse. C’è scappato anche un breve brindisi e poi in ripiegamento con la sola famiglia e green pass verso un ristorante della città ducale. La grande cerimonia è stata rinviata a tempi migliori.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico