Sottopasso di viale Cairoli a Fano, Azione critica: «Progetto da rivedere. Va bene per una stazione dei treni, non per il Lido»

Sottopasso di viale Cairoli, Azione critica: «Progetto da rivedere. Va bene per una stazione dei treni, non per il Lido». Nella foto Stefano Marchegiani
FANO - Al Lido di Fano alcuni conti non tornano. Il consigliere comunale di Azione, Stefano Marchegiani (in maggioranza), pone un paio di questioni che a suo giudizio meritano...

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FANO - Al Lido di Fano alcuni conti non tornano. Il consigliere comunale di Azione, Stefano Marchegiani (in maggioranza), pone un paio di questioni che a suo giudizio meritano attenzione da parte sia della maggioranza sia della giunta e il primo nodo è il nuovo sottopasso in viale Cairoli.

«Un aspetto da valutare – argomenta Marchegiani – è se l’opera mantenga una sua attualità, considerando che fra qualche anno la tratta Adriatica sarà arretrata per velocizzare il traffico ferroviario». Previsto infatti un finanziamento di quasi due miliardi di euro per il tratto Pesaro-Fano.

«Peccato – dice Marchigiani – che nel frattempo sia rimasto in sospeso tutto il dibattito sulla nuova stazione dei treni, individuata nella zona del Codma, e sulle altre soluzioni che saranno richieste. Per esempio se l’attuale sedime possa essere utilizzato per una metropolitana di superficie».

L’alternativa

A questo punto si apre il ragionamento sull’alternativa che garantisca la migliore accessibilità possibile alle persone con disabilità. «A Marotta – prosegue Marchegiani – in un contesto analogo si è optato per due piattaforme elevatrici, una verso monte e l’altra verso mare, sposando un progetto più contenuto anche nei costi».

Il nuovo sottopasso in viale Cairoli costerà circa due milioni e mezzo, è finanziato per i quattro quinti da Rete Ferroviaria Italiana e per il resto (500.000 euro) dall’amministrazione fanese. L’infrastruttura sarà lunga 130 metri, larga poco più di 4, alta 2 e mezzo e avrà una pendenza dell’8 per cento al massimo. Nella giornata di sabato scorso le associazioni Argonauta, Lupus in Fabula, Italia Nostra, Legambiente e Dimore Storiche hanno promosso una manifestazione di protesta, raduno allo slargo tra viale Cairoli e via Filzi, perché i lavori richiederanno il taglio di quindici alberi di alto fusto.

L'impatto dell'infrastruttura

Oltre alla perdita eco-sistemica, come si dice in questi casi, è stato sollevato l’impatto del progetto sul piano urbanistico del quartiere.

«Le critiche – sostiene Marchegiani – spingono a una revisione delle scelte. Non so se l’invito sarà accolto in modo positivo dall’amministrazione comunale, ma penso che le perplessità siano giustificabili. Si tratta di un’opera cerniera tra il centro della città e il quartiere turistico, mi sembra però che il progetto in questione non si concili con questa dimensione, risultando piuttosto un sottopasso ferroviario per una qualsiasi stazione dei treni». Sottolineato inoltre il fatto che il progetto in questione sia stato avviato dopo essere stato fermo per diversi anni.

Impianto malfunzionante

L’altro aspetto è la vasca di prima pioggia in piazzale Amendola al Lido, che ha evidenziato difficoltà già durante un recente temporale (l’amministrazione fanese spiegò che erano in corso alcune verifiche di funzionalità), ripetutesi in modo più accentuato durante l’ondata di maltempo risalente ai giorni scorsi.

«L’acqua piovana – conclude Marchegiani – è stata assorbita in mezzora, segnale che l’impianto lavori meglio rispetto al passato. Considerando che è costato quasi un milione di euro, che l’opera per realizzarlo sia risultata piuttosto lunga e che l’inaugurazione risale ad alcuni mesi fa, l’amministrazione comunale dovrebbe spiegare un po’ meglio quali siano le potenzialità e quali i limiti. Finora si sono sentite risposte molto sintetiche e poco esaustive».

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Corriere Adriatico